Stroncato traffico di sigarette: camion sequestrato donato ai pompieri di Trento
Illegali e pericolose per la salute. La Guardia di finanza di Trento, coordinata dalla procura di Bolzano, ha stroncato un traffico internazionale di sigarette milionario: le “bionde”, partite dalla Grecia e dalla Melesia, arrivavano in Italia attraverso il valico del Brennero e venivano distribuite in varie province. Nel corso dell’indagine, iniziata nel 2016 e che ha permesso di smantellare quattro organizzazioni criminali in affari tra loro, sono state sequestrate 20 tonnellate di sigarette e altre 12 sono state intercettate prima del contrabbando, per un valore complessivo di 7,5 milioni di euro e tributi evasi pari a 6,5 milioni. L’operazione, condotta dalle unità speciali del Gico, il Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata (in forza al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Trento), ha portato alla denuncia di 45 persone, di cui 3 arrestate.
Tutte devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri con l’aggravante del reato transnazionale.
Il viaggio della merce.
Le quattro organizzazioni di trafficanti, in prevalenza composte da italiani, grazie all’intermediazione di complici rumeni, greci, macedoni ed albanesi, si rifornivano da organizzazioni dislocate in Grecia, Moldavia, Slovenia e Croazia, con attività delocalizzate anche nel sud est asiatico. Arrivate via mare, le sigarette entravano in Italia attraverso il valico del Brennero ed erano destinate al mercato clandestino delle province di Milano, Monza Brianza, Napoli, Salerno, Brindisi e Bari. È stata individuata anche una base logistica di smistamento, situata in Brianza, dove venivano stoccate le sigarette provenienti dalla Moldavia e destinate a Napoli e Salerno.
I rischi per la salute.
Nel corso dell’indagine sono stati sequestrate 20 tonnellate di sigarette, del valore di circa 4,6 milioni (con 3,8 milioni di accise non pagate). E fra le “stecche” sequestrate erano presenti sia 3.550 chili di sigarette contraffatte di scarsa qualità, in quanto normalmente confezionate a mano e contenenti livelli molto più alti di catrame e monossido di carbonio, sia le cosiddette “illicit whites” cioè sigarette fabbricate legalmente nel Paese di produzione, dove il consumo è minimo se non inesistente, ed esportate per essere vendute in modo illecito in altri paesi, tra cui l’Italia, dove sono in vigore divieti o limitazioni al loro commercio, generalmente perché non rispondono agli standard qualitativi.
Un giro milionario.
Gli elementi emersi nel corso dell’indagine e i riscontri forniti dalla Police directorate di criminal police division di Koper (Slovenia), hanno consentito di ricostruire anche il tentato contrabbando di ulteriori 12 tonnellate di sigarette del valore di circa 2,4 milioni. Numeri che, sommati a quelli delle sigarette sequestrate, evidenziano un giro d’affari da 7,5 milioni.
Un camion ai pompieri.
Nel corso dell’operazione sono stati inoltre sequestrati 10 automezzi, tra i quali 3 autoarticolati ed un container che venivano utilizzati per il trasporto dei prodotti, per un controvalore pari a 84.000 euro. Uno degli autoarticolati sequestrati è stato assegnato ai Vigili del fuoco di Trento per le attività istituzionali.