Da lunedì autobus e corriere ma massimo 16 persone a bordo, i biglietti solo "elettronici"
Da lunedì 4 maggio, come annunciato, ritorna (ma con l’orario invernale) il trasporto pubblico locale. Bus urbani, corriere, treni della Trento-Malé e della Valsugana Trento-Bassano del Grappa saranno operativi. E pure i treni sulla linea del Brennero (servizio al 60% fino al 18 maggio, poi completo). Quindi i 900 operatori di Trentino Trasporti torneranno tutti al lavoro.
«Praticamente quasi il 100% del servizio è garantito» dice il dirigente Roberto Andreatta), dirigente del Servizio trasporti pubblici della Provincia. Dopo le 21 e nei festivi, mezzi bloccati: funzionerà il servizio su chiamata (Elastibus).
I due paletti più importanti sono quelli indicati dal Decreto ministeriale del 26 aprile: distanziamento fisico di almeno un metro e mascherine a bordo. Per capirci: in un autobus urbano potranno salire al massimo 16 persone. E l’autista - nel caso il mezzo fosse già al limite di capienza, avrà facoltà di non fermarsi alle fermate, indicando “pieno” con apposita scrita luminosa. Per i mezzi scatta pure l’obbligo, scontato, della sanificazione.
Inoltre: stop ai biglietti a bordo dei mezzi. La necessità: evitare il sovraffollamento. I biglietti saranno solo elettronici, e i titoli di viaggio andranno caricati su una tessera magnetica da “passare” sull’autobus.
«Il distanziamento e l’utilizzo delle mascherine renderanno la filiera del trasporto pubblico sicura» dice Andreatta. Chiaro che non ci saranno i 100 mila passeggeri registrati in gennaio, ma il servizio a pieno regime permetterà di affrontare gli obblighi: con il distanziamento, non più di 16 persone potranno salire su un bus urbano». Entro lunedì saranno identificati i sedili utilizzabili e quelli no.
Per una settimana, fino all’11 maggio, il servizio sarà ancora gratuito. Dall’11 maggio sarà necessario munirsi di un nuovo titolo di viaggio, con tariffa unica di 2 euro, per qualsiasi percorso, urbano ed extraurbano: una smart card ricaricabile nelle biglietterie o ai Bancomat. In accordo con il sindacato, l’autista potrà saltare la fermata nel caso l’autobus abbia raggiunta la capienza massima. La prossima settimana, gratuita, permetterà agli utenti di prepararsi alla novità della smart card scalare che sarà distribuita anche dalle Famiglie cooperative. In ogni caso, una rivoluzione nel trasporto pubblico. «Da maggio a settembre sarà un test» spiega Andreatta.
La tariffa fissa a 2 euro, indipendentemente dal chilometraggio, è una straordinaria semplificazione. Anche se impatterà sui costi di gestione. Con il lockdown di marzo e aprile, Trentino Trasporti ha perso 4 milioni di incassi. Realisticamente, nel 2020 li dimezzerà. Ultima nota: le sanzioni. «Chi viola le regole e si mostrerà intemperante sui mezzi pubblici, sarà sanzionato» assicura il mobility manager provinciale.