Provincia, manovra anticrisi: sì a 17 milioni voluti dal Pd per famiglie e lavoratori
Diciassette milioni destinati a famiglie e lavoratori per contrastare gli effetti che la crisi da Covid-19 sta avendo e avrà sulla condizione economica dei cittadini trentini. Nella manovra #RipartiTrentino, la seconda in poche settimane proposta dalla giunta per far fronte all’emergenza economica targata Coronavirus, grazie a una intesa tra l’assessore all’economia, Achille Spinelli, e Alessandro Olivi, Pd, sono state definite risorse anche per famiglie e lavoratori. La loro destinazione (tra le ipotesi un rafforzamento dell’Assegno unico provinciale o il sostegno al Fondo di solidarietà trentina per gli ammortizzatori sociali) non è stata ancora messa nero su bianco. L’idea di fondo è di attendere quello che farà anche il governo con il Dl maggio (ex Dl aprile) e di aggiustare il tiro per sostenere in maniera più mirata le fasce più in difficoltà.
La novità è arrivata nella seconda e ultima delle due giornate del fine settimana (una novità anche questa tra le tante che il Covid-19 lascia in eredità) dedicate in Commissione consiliare del Consiglio provinciale alla discussione del ddl Fugatti sulle ulteriori misure per l’emergenza economica da Coronavirus. Il clima tra maggioranza e opposizione, che ha visto accogliere anche altre richieste da parte dell’esecutivo, è risultato positivo, tanto che il ddl è stato approvato (con 5 voti della maggioranza e l’astensione dell’opposizione), dopo le modifiche apportate, e la strada che porta all’esame in aula sabato prossimo sembra essere in discesa. Il disegno di legge 55 Fugatti-Spinelli prevede una dotazione di 150 milioni di euro.
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Sotto, le modifiche al bilancio presentate ieri in commissione