Coda davanti alle gelaterie Multati i titolari
Vietata la coda, anche per il gelato: non è possibile fermarsi nelle vicinanze del negozio se non per ritirare il prodotto precedentemente prenotato. Insomma, non è previsto l’acquisto “last minute”, perché la preparazione e la consegna della vaschetta sono operazioni da pianificare per evitare un possibile assembramento di clienti. La polizia locale di Trento ha multato due gestori «in quanto all’esterno delle loro gelaterie - si legge nel comunicato del Comune - erano presenti numerose persone senza nessuna prenotazione». È successo domenica.
Lo scorso fine settimana non si sono fermati i controlli per verificare il rispetto delle norme di distanziamento, le motivazioni degli spostamenti in auto e tutte le disposizioni ancora in vigore per contenere la diffusione del coronavirus.
Sabato pomeriggio sette persone sono state fermate all’interno del parco Braille, che nel fine settimana era ancora chiuso da ordinanza provinciale. Domenica due residenti in centro storico sono stati multati perché si stavano spostando in auto senza motivazioni urgenti: il primo andava a Cognola per fare una passeggiata con il cane, il secondo era diretto al parco di Martignano. Sono stati 41 gli esercizi pubblici controllati e le uniche multe hanno riguardato i due titolari di gelateria.
Lunedì, con il via ufficiale alla Fase 2 dell’emergenza Covid, una persona è stata controllata a bordo dell’autobus e multata: alla domanda sul motivo dello spostamento, ha spiegato semplicemente che gli piace girare in città sui mezzi pubblici. Sanzionata anche una donna residente a Venezia e fermata in auto in via Alto Adige: la signora, ignorando che lo spostamento per la visita a congiunti è previsto esclusivamente all’interno della regione, ha detto di essere diretta a Merano per incontrare un parente. Nessuna irregolarità, invece, nei 37 esercizi pubblici controllati.
Prosegue l’attività della polizia locale di Trento con i volontari del gruppo Ana nei parchi cittadini, riaperti da lunedì ma con il divieto di utilizzare le aree giochi, come previsto dall’ordinanza provinciale del 2 maggio scorso.