Aggredisce agente dopo un controllo: camionista nei guai
A bordo del suo camion aveva modificato il cronotachigrafo, per poter eludere eventuali controlli: un sistema attivabile con un telecomando.
Quando, martedì sera un autotrasportatore campano di 56 anni è stato fermato dagli uomini del nucleo autotrasporto della polizia locale di Trento, uno degli agenti ha subito notato il telecomando.
A quel punto, però, la reazione del 56enne è stata violenta: ha afferrato la mano dell’agente per tornare in possesso del telecomando, fino a stringergliela tanto da procurargli contusioni guaribili in sette giorni.
A quel punto è stato evidente come l’uomo avesse qualcosa da nascondere e - dopo che il suo autoarticolato è stato trasferito all’interporto per ultimare gli accertamenti, un attento esame del veicolo ha confermato la manomissione del cronotachigrafo.
Una pratica che viene adottata da numerosi camionisti per poter guidare oltre i limiti giornalieri fissati dalla legge, mettendo così a rischio sé stessi e gli altri utenti della strada.
Soltanto negli ultimi due mesi, durante i quali i mezzi pesanti hanno circolato regolarmente per fornire le filiere rimaste attive durante il lockdown, gli agenti della polizia locale del capoluogo hanno riscontrato ben 63 casi di manomissione di cronotachigrafo.
Per il 56enne è scattata una maxisanzione. Gli è stato contestato un verbale di 1.737 euro per la manomissione del cronotachigrafo oltre ad un secondo verbale da 1.938 euro per l’alterazione del limitatore di velocità. A seguito di queste irregolarità gli è stata anche ritirata la patente di guida. Dovrà poi rispondere delle accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.