Crollo reati con il lockdown 352 casi di violenza di genere
Il numero dei crimini consumati in provincia di Trento continua a calare. Esclusi i mesi di «lockdown» (in cui la variazione è stata del -20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), tra il 2018 e lo scorso anno si è registrata una diminuzione di reati del 10%.
Il dato emerge dalla relazione annuale del comando provinciale dell’Arma dei carabinieri di Trento, che riporta una decrescita complessiva del numero di crimini, passati da 9.706 a 8.594 unità. I carabinieri, distribuiti in 79 comandi provinciali, hanno proceduto per poco più dell’83% dei reati, assicurando oltre 11.000 servizi e affiancando circa 50.000 esercizi pubblici e imprese nella riapertura.
Le operazioni di ampio respiro hanno visto impegnati gli agenti del Ros contro lo sfruttamento della prostituzione, il contrasto allo spaccio (con 103 chilogrammi di sostanze sequestrate e 202 persone arrestate o denunciate) e ai furti in appartamenti (con 169 arresti e 381 denunce).
Il Nas sta effettuando le verifiche sui decessi causati dalla pandemia nelle case di riposo. I carabinieri sono intervenuti in 352 casi di violenza di genere, mentre sono 170 i trentini che hanno chiesto di entrare nel corpo.