Grave un escursionista caduto sul Latemar: ha battuto la testa
Sono gravi le condizioni di un escursionista di 52 anni scivolato verso le 14 di ieri nei pressi del rifugio Torre di Pisa, sul Latemar, in val di Fiemme. L’uomo si trovava un centinaio di metri sotto il rifugio quando è caduto per una decina di metri battendo la testa. Soccorso dall’elicottero dell’Aiut Alpin, è stato trasportato all’ospedale San Maurizio di Bolzano.
Ieri sono stati parecchi gli interventi congiunti del personale sanitario e del soccorso alpino sulle montagne trentine. Verso mezzogiorno è scattato l’allarme per un parapendio in difficoltà. È successo a Vetriolo, in Panarotta: l’uomo soccorso ha perso il controllo della vela poco dopo il decollo ed è precipitato a terra in un’area boscosa, a monte del sentiero 308; nella caduta si è procurato delle contusioni. È stato lo stesso pilota ferito a chiamare il 112. L’uomo è stato portato in elicottero al Santa Chiara.
Due sono stati gli interventi per biker caduti in Paganella: un sessantenne trentino è stato soccorso sulla pista Hustle&Flow del Paganella Bike Park nei pressi del rifugio Dosson per un sospetto trauma alla spalla in seguito a una caduta; un paio d’ore dopo un diciassettenne padovano è atterrato male dopo un salto sulla pista Easy rider procurandosi diversi traumi.
Verso le 13.30 l’elicottero è intervenuto sul sentiero 442 tra il Becco di Filadonna e il rifugio Casarotta in Vigolana per una donna che si è fatta male alla caviglia. Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del soccorso alpino ha attivato gli operatori della stazione di Levico per dare supporto all’equipaggio in caso di bisogno. L’elicottero è poi intervenuto per il recupero di una persona all’attacco della via Normale per cima Tosa (Dolomiti di Brenta): si tratta di una donna che si è procurata un sospetto trauma all’arto inferiore scivolando sulla neve ed è stata trasferita all’ospedale di Tione.
Al pronto soccorso di Tione è stata visitata anche l’escursionista si è procurata un trauma all’arto inferiore sul sentiero 341 tra Malga Movlina e il baito dei Cacciatori (Val d’Algone, nelle Dolomiti di Brenta) a una quota di circa 1.800 metri.
Il soccorso è avvenuto poco dopo le 15.