In piazza contro la giunta Fugatti «Non dovete uccidere JJ4»
Oltre una cinquantina di persone stanno protestando questa mattina contro la giunta provinciale Fugatti per la gestione dell'orso. I manifestanti chiedono che non venga uccisa JJ4, la quale ha agito (probabilmente) per difendere i propri cuccioli. La manifestazione è promossa da Oipa.
«Non siamo d’accordo su come il presidente Fugatti sta gestendo i grandi carnivori in Trentino, e in particolare il progetto Life Ursus: prima taglia i fondi per il monitoraggio della fauna ursina, poi non attiva percorsi di educazione e formazione di cittadini e turisti sulla convivenza possibile a tutela sia dell’uomo che degli animali. Infine, decreta la morte di un’orsa presunta colpevole di aver aggredito due persone nella Val di Non che hanno goffamente invaso il suo territorio», spiega l’Oipa. «Obiettivo della manifestazione pacifica è quello di portare un chiaro segnale di dissenso nei confronti di questa politica di soppressione senza motivo di animali nel territorio trentino».
I manifestanti protestano anche contro la castrazione chimica di M49. Presenti all'iniziativa pure i consiglieri provinciali Filippo Degasperi (Onda Civica) e Lucia Coppola (Futura). Quest'ultima ha parole durissime nei confronti dell'esecutivo: «L'ordinanza di abbattimento di JJ4 va subito ritirata ed è stato un grave errore fare la castrazione di M49. Bisogna cambiare radicalmente la gestione dell'orso, partendo da un monitoraggio più attento».
"Sembra di essere in una dittatura", ha detto Ornella Dorigatti, dell'Oipa del Trentino. "Bisogna avere rispetto per gli animali e informare la popolazione sulle regole da seguire: tenere i cani al guinzaglio, non farsi selfie. Gli orsi sono animali solitari e non sono aggressivi". Sulla notizia della castrazione di M49, Dorigatti ha commentato: "Una catastrofe, un'azione scellerata nei confronti dell'animale". Parole analoghe anche dal presidente nazionale dell'Oipa Massimo Comparotto, presente al gazebo: "Abbiamo inviato nei giorni scorsi una diffida a Fugatti chiedendo di ritirare l'ordinanza di abbattimento, che per noi è priva di fondamento: l'orsa aveva con sé i cuccioli e ha agito per timore. Se non la ritirerà noi comunque non ci fermeremo".
Ha parlato anche Filippo Degasperi (Onda Civica): «L'unica strada è che gli orsi entrino nella partita finanziaria con roma. Se il ministro ci tiene tanto deve metterlo sul tavolo. La Pat vuole soldi? Che lasci in pace gli orsi e torni a gestirli con il ministero. Sulla gestione, Fugatti è la prosecuzione di quella del centrosinistra, finora l'unico che ha ammazzato orsi e che ha voluto la legge per poter sparare a lupi e orsi».
La lettera dell'Enpa al ministro Costa
La castrazione chimica di M49 è un’ulteriore conferma che il suo destino è già stato deciso da tempo dalla Provincia Autonoma di Trento, che evidentemente non vuole lavorare per una sua reimmissione ma vuole detenerlo a vita. Una violenza inaccettabile, considerando che M49, colpevole solo di fare l orso, è stato privato della libertà, sedato, quasi ammaestrato o comunque costretto ad abituarsi alla presenza dell’uomo e ora anche castrato.
Insomma per M49 la Provincia Autonoma sta agendo in piena autonomia nella gestione di una specie particolarmente protetta e bene indisponibile dello Stato - e non certo di enti locali. Ancora una volta chiediamo al ministro dell’Ambiente Costa, che ha il diritto e dovere di tutelare la biodiversità e quindi anche la fauna selvatica, di intervenire non solo su M49, la cui vicenda rischia di cadere nel dimenticatoio, ma su tutta la gestione degli orsi in Trentino: una gestione fallimentare, che non tiene conto del Pacobace, dei cittadini, della scienza, della sensibilizzazione e dell’educazione, ma che alimenta solo la politica dell’allarmismo e della violenza per fini ben diversi dalla tutela dell’ambiente e della natura.