A ballare in disco o in spiaggia senza mascherina Le immagini che fanno preoccupare gli esperti - Video Giovani irresponsabili o colpa dell'estate?
Un appello ai giovani, oggi i più esposti al contagio, da parte del direttore del dipartimento prevenzione dell'Apss, Antonio Ferro: «Rispettate le misure di prevenzione e proteggete i vostri cari più fragili, come i nonni, evitando per un po' i contatti diretti al rientro dai viaggi».
Come state affrontando la questione giovani?
«Si tratta di una dinamica epidemiologica più subdola di quanto visto in precedenza. L'identificazione di un positivo sulla base dei sintomi è rara, si amplia invece la platea dei portatori sani. Per questo è necessaria la massima cautela, per prevenire contagi di persone più deboli, a cominciare dai nonni e dagli altri contatti stretti nella cerchia familiare e delle relazioni sociali di ognuno. Vediamo, purtroppo, che si ripetono casi di assembramenti, di giovani che non fanno abbastanza attenzione alle misure di prevenzione. Ma proprio il distanziamento fisico, l'uso della mascherina e il lavaggio frequente e corretto dalle mani ci mettono al riparo da un contagio che a nostra volta, inconsapevolmente, potremmo poi trasmettere a persone meno forti e sulle quali il virus potrebbe causare effetti anche gravi».
Quindi ai giovani che dopo il lungo e sofferto lockdown non vedevano l'ora di muoversi, quale raccomandazione specifica si può fare?
«Mi appello affinché tutti stiano particolarmente attenti nei contatti con gli anziani e con le persone fragili. Con un'eta media dei contagi scesa attorno ai quarant'anni, risulta fondamentale che le persone sane, sotto i cinquant'anni, sulle quali il virus sviluppa una patologia spesso sfuggente, si ricordino sempre di prendere tutte le precauzioni quando sono vicine a un soggetto più fragile di loro, specie se vivono momenti sociali potenzialmente a rischio. Ciò a maggior ragione se si rientra da un viaggio in Italia o in Europa durante il quale si è rimasti a lungo in contesti collettivi: è raccomandato in questi casi di evitare per una decina di giorni qualunque contatto stretto con gli anziani o con persone immunodepresse».