Vigne e orti biologici per aiutare il Brasile
Un’amicizia che unisce e costruisce, ed un appello alla comunità trentina per aiutare la diocesi brasiliana di Paolo Alfonso nello Stato di Bahia, duramente provata dall’emergenza sanitaria ed economica legata a Covid 19. Il vescovo e missionario trentino Dom Guido Zendron, nato 66 anni fa a Lisignago e sin dal 2008 alla guida della diocesi brasiliana di Paolo Alfonso nello Stato di Bahia (23 parrocchie e 415 mila abitanti) a 350 km dalla costa atlantica, ha lanciato, con l’associazione trentina «Educazione e Sviluppo: Edus» del presidente Carlo Fedrizzi, il progetto «Recanto da solidariedade» (letteralmente «angolo di solidarietà»), che vuole sostenere persone in difficoltà e svantaggiate con la creazione di un vigneto ed un grande orto biologico dove coltivare ortaggi e frutta.
«La diffusione di Covid 19 in Brasile ha creato una situazione molto confusa sia nella prevenzione che nella gestione della pandemia, lasciando gravi ferite nelle persone - spiega in una nota il vescovo Dom Guido Zendron - il look down ed il distanziamento sociale hanno creato tanti disoccupati.
Nella nostra comunità molti capi famiglia lavorano nelle grandi città, e dopo le restrizioni hanno perso il lavoro. La diocesi è da sempre vicina alle categorie più fragili e provate da pandemia e disoccupazione, anche verso chi è impegnato in un delicato periodo di disintossicazione da alcol e droga, e che perdendo il lavoro potrebbe tornare nella dipendenza».
Se oggi in Brasile si contano più di 3 milioni di contagiati e si sono superati i 101 mila decessi da Covid 19, non meno preoccupante è la situazione nello Stato di Bahia con 193 mila contagi (1.600 nell’ultima settimana) e oltre 3.900 decessi (55 negli ultimi 7 giorni). «Grazie all’impiego di una quindicina di persone (provenienti dal mondo delle dipendenze o ex carcerati e seguiti da alcuni volontari) stiamo recuperando e valorizzando a fini agricoli un grande terreno, posto vicino al bacino del fiume San Francisco, che un ente statale di Paolo Alfonso prima ha concesso in uso gratuito e quindi ha donato alla diocesi - spiega ancora Dom Zendron - si vuole realizzare un grande orto biologico dove coltivare ortaggi e frutta.
Stiamo sostenendo importanti spese sia per la preparazione del terreno, l’impianto d’irrigazione e la messa dimora del vigneto e della varie piante dell’orto. Verrà creato anche ad un punto vendita per la commercializzazione al dettaglio di ortaggi e di succo d’uva (qui particolarmente apprezzato).
È una sfida che affrontiamo con entusiasmo e pazienza, dando la possibilità alle persone di ricostruire e riavviare nuovi rapporti personali ed inserimento lavorativo».
Un progetto che richiede l’aiuto e la solidarietà dei trentini (aperto un apposito conto corrente presso la Cassa rurale Alta Valsugana con Iban: IT12X081783522000000089614) e ha già coinvolto l’amministrazione locale. «Il Comune di Paolo Afonso ci sta sostenendo con fornitura di attrezzi, sementi, concime e la commercializzazione dei prodotti nelle mense scolastiche o attraverso alcuni supermercati locali interessati alle nostri prodotti biologici - conclude monsignor Zendron - continuerà il progetto “Agricoltura Famigliare”, che vede impegnate una trentina di famiglie locali in attività di micro agricoltura ed integrazione del reddito lavorativo. Si vuole creare un “angolo” di speranza e sviluppo per la comunità brasiliana, sicuri di trovare attenzione e sostegno in tutti i trentini sempre attenti ai più poveri. La Divina Provvidenza ci ha sempre accompagnati in ogni progetto, andiamo avanti con fiducia in questo difficile momento».