A Trento in 640 per il test d'ingresso a Medicina: 60 posti nell'ateneo trentino
Sono 640 i candidati e le candidate (426 donne e 214 uomini) che stamattina si sono presentati nella struttura dell'Università di Trento a Trento Fiere Cte per sostenere il test d'ingresso nazionale valido per l'ammissione ai corsi di studio in Medicina e Chirurgia (654) e per quello in Odontoiatria (21).
Ben 360 di loro hanno indicato Trento come sede universitaria di prima scelta dove studiare Medicina e Chirurgia, corso attivato per la prima volta dall'Ateneo trentino in collaborazione con l'Università di Verona dall'anno accademico 2020/2021, con 60 posti disponibili. A loro - informa una nota dell'Università di Trento - si aggiungono altri 90 candidati che hanno messo l'Università di Trento in cima alle loro preferenze e che hanno sostenuto il test in altre regioni.
Gli altri candidati/e (315) che hanno svolto oggi il test d'ingresso a Trento hanno scelto invece altre sedi per frequentare i corsi: in considerazione dell'emergenza Covid-19 e della necessità di contenere gli spostamenti, infatti, ogni candidato è stato convocato per sostenere il test nella propria provincia di residenza (o in quella limitrofa), indipendentemente dalla sede universitaria scelta.
Rigidi i controlli e le misure a tutela della sicurezza sanitaria: per evitare assembramenti metà dei candidati è stata convocata alle 9.15, gli altri alle 10, tutti con la dichiarazione di stato di salute da presentare all'ingresso insieme al documento di identità valido e alla lettera di convocazione. I candidati stati poi suddivisi in 13 settori.
Tutte le operazioni si sono svolte con regolarità e senza intoppi. Mascherine chirurgiche indossate per tutti i cento minuti di durata della prova selettiva e flaconcini e salviettine igienizzanti a disposizione su ogni postazione.
"Oggi 450 hanno fatto il test di ingresso a medicina, scegliendo Trento come prima sede di preferenza. Un segnale importante, che mostra come la decisione di portare il percorso universitario di medicina e chirurgia nella nostra città è stata una scelta giusta", ha detto il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.