Covid: positivo De Laurentiis presidente del Napoli Calcio
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è positivo al Covid 19: lo conferma il tampone eseguito martedì. La notizia viene data dal sito ufficiale e dai social del club. De Laurentiis ieri mattina ha partecipato a Milano all'assemblea della Lega in cui i club hanno dato il loro via libera alla creazione della media company, con conseguente ingresso dei fondi di private equity nella nuova societa' che verra' creata per la gestione dei diritti tv e commerciali. Sempre ieri, secondo quanto rende noto il Napoli in un brevissimo comunicato sul sito ufficiale, ha eseguito il tampone.
Durante i lavori della Lega non era indispensabile indossare la mascherina perche' sono stati rispettati i protocolli anti Covid e il distanziamento sociale, fa sapere la Lega. De Laurentiis ha pranzato ieri con altri presidenti dei club di serie A. E non ha usato la mascherina mentre parlava con i giornalisti al termine della riunione all'uscita dall'albergo.
Il presidente del Napoli, come la squadra e gli altri dirigenti azzurri, fa il test ogni martedì e giovedì. Al momento gli unici sintomi che avverte sono una debolezza e dolori articolari. De Laurentiis, 72 anni, è a Capri con la moglie Jacqueline, anch’essa risultata positiva, e insieme ai medici sta valutando se andare a Roma visto che in caso di un controllo più approfondito andrebbe all’ospedale Gemelli, dove ci sono i medici che lo seguono abitualmente.
Nell’assemblea di Lega di ieri a Milano erano presenti tutti i rappresentanti delle 20 società di Serie A, tra presidenti e dirigenti. All’arrivo, tra gli altri, indossavano una mascherina il presidente della Juventus Andrea Agnelli, l’ad dell’Inter Beppe Marotta, il presidente del Milan Paolo Scaroni, il patron della Lazio Claudio Lotito e anche i dirigenti della Lega come il presidente Paolo Dal Pino e l’ad Luigi De Siervo, mentre, oltre a De Laurentiis, alcuni altri dirigenti non hanno utilizzato alcuna protezione né all’ingresso all’Hotel Hilton né all’uscita.
Nel corso della riunione tutti erano seduti a circa un metro e mezzo di distanza l’uno dall’altro, rispettando le norme relative al distanziamento. A questo punto dovrebbero scattare le procedure obbligatorie per chi è entrato in contatto con De Laurentiis, compresi gli altri presidenti e dirigenti dei club.