Mascherine trasparenti per alunni non udenti, proposta di Coppola e la Ambrosi la appoggia
Mascherine trasparenti per aiutare gli studenti non udenti: questa la richiesta della consigliere provinciale Lucia Coppola che ha presentato un’interrogazione.
«Qualora l’insegnante si trovi a indossare la mascherina, così come i compagni di classe, agli studenti con disabilità uditiva viene preclusa la possibilità di avvalersi della lettura del labiale per comprendere i messaggi di docenti e alunni», scrive Coppola che invita la Provincia di Trento a «valutare l’opportunità di dotare gli istituti scolastici frequentati da studenti con disabilità uditiva, e quindi i docenti e gli alunni presenti in classe, di mascherine o dispositivi di protezione individuale idonei a facilitare la comprensione del messaggio vocale, attraverso la lettura labiale allo studente con deficit uditivo, integrando in questo modo ciò che viene percepito per mezzo degli ausili».
Poco dopo Coppola, anche la leghista Ambrosi è intervenuta con una nota appoggiando la proposta di distribuire mascherine trasparenti, «dispositivi preziosi per l’inclusione, di fondamentale utilità per soggetti coinvolti in un percorso logopedico, per persone affette da autismo e da disturbi dello spettro autistico nonché per tutti coloro che rientrano nella categoria dei sordomuti».
Oggi Ambrosi ha deposito una proposta di mozione che impegna la Giunta a promuovere la diffusione di tali dispositivi, auspicando «la massima convergenza tra le forze politiche, dal momento che le mascherine trasparenti e l’agevolazione, attraverso di esse, della quotidianità di persone con bisogni speciali non rappresenta un tema di destra o di sinistra, bensì qualcosa di anzitutto sociale umano, che merita di esser promosso al di là di ogni appartenenza e schieramento».