Covid: mascherine obbligatorie anche all'aperto, chiusure anticipate dei locali: il decreto
Mascherine obbligatorie anche all'aperto, chiusure anticipate dei locali e feste private a numero ridotto: queste le misure nazionali anticoronavirus attese nel nuovo dpcm che sarà presentato oggi in Cdm e varato dopo il passaggio di domani in Parlamento.
Sulla situazione nelle scuole oggi l'incontro tra la Azzolina e l'Iss. Ieri in aumento il rapporto tra tamponi e positività, al 2,78%.
Introdurre l'obbligo di mascherine all'aperto in tutta Italia. E' l'orientamento del governo, che emerge dalla riunione serale a Palazzo Chigi del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza, il ministro Francesco Boccia e il sottosegretario Riccardo Fraccaro. L'orientamento sarebbe favorevole alla proposta del ministro della Salute Roberto Speranza, di introdurre l'obbligo per frenare la risalita dei contagi. Ma la decisione verrà presa, viene spiegato da fonti di governo, solo dopo il confronto con il Parlamento: Speranza riferirà martedì alle Camere e poi il governo adotterà il dpcm con le nuove misure. Un divieto, inoltre, per le Regioni di adottare norme anti-contagio meno restrittive di quelle del governo: è l'ipotesi discussa, a quanto si apprende, in serata. La stretta potrebbe arrivare con le nuove misure anti-Covid, attese in settimana: l'idea è quella di permettere ai governatori di adottare proprie disposizioni ma solo se più restrittive di quelle nazionali e invece vietare di introdurne di più "soft", come avvenuto la scorsa estate con le discoteche.
Il ministro della Salute Roberto Speranza riferirà martedì alle Camere sul nuovo dpcm anti-Covid e sulla proroga dello stato di emergenza, poi in Consiglio dei ministri verranno adottati i relativi provvedimenti. E' questo l'iter ipotizzato sempre nel corso della riunione. Per rendere effettiva la proroga serve una delibera in Consiglio dei ministri ma anche un decreto che disegni la cornice normativa, dal momento che le norme del precedente decreto Covid sono valide fino al 15 ottobre. Quanto al dpcm con le specifiche misure anti contagio, il provvedimento sarà firmato dal presidente del Consiglio subito dopo il confronto con il Parlamento, probabilmente la sera di martedì 6 ottobre, dal momento che il precedente dpcm scade il 7. Possibile anche che si rendano necessari due diversi dpcm: uno 'ponte' che traghetti al 15 ottobre ed un successivo che contenga le misure in vigore fino alla fine di gennaio.
I numeri a neanche un mese dalla riapertura delle scuole parlano di oltre mille contagi, tutti casi registrati in oltre 900 istituti e di questi 130 sono già passati alla didattica on line. Numeri che non vengono giudicati preoccupanti, nè dai presidi nè dai ministri della Salute e dell'Istruzione e che saranno analizzati in una riunione ad hoc con i funzionari del Miur, il ministro e rappresentanti dell'Iss.
Sono in lieve calo rispetto a sabato i casi di contagio per Covid 19 in Italia. In 24 ore sono stati registrati 2.578 nuovi casi (sabato erano stati 2.844). Ma è minore anche il numero di tamponi effettuati: 92.714, circa 26mila in meno rispetto al giorno prima. Il totale dei contagiati dall'inizio dell'emergenza sale a 325.329. In calo il numero delle vittime: 18 in un giorno, per un totale di 35.986 (ieri erano state 27). Il maggior numero di nuovi casi, che si rileva in tutte le regioni, si registra ancora in Campania (+412), seguita da Lombardia (+314) e Veneto (+261).
Si pensa anche ad un contingentamento delle presenze alle feste private e in occasione di eventi e cerimonie. E' una delle indicazioni del Cts -che in queste ore il governo potrebbe prendere in considerazione- in merito alle misure anti contagio previste dal prossimo Dpcm, che sarà varato mercoledì prossimo. A quanto si apprende la linea del Cts, per allontanare un aumento significativo del contagio e la necessità di un lockdown generale, sarebbe quella di una restrizione progressiva delle misure nella stagione autunnale: a cominciare da una stretta sulla movida agli orari anticipati di chiusure dei locali sino ad un aumento significativo dei controlli, oltre all'obbligo di mascherina all'aperto.
Intanto i nuovi positivi nelle ultime 24 ore nel territorio della Asl di Latina sono 73, distribuiti in 20 comuni diversi. Lo si apprende dalla direzione della Asl. "E' un aumento preoccupante - commenta il direttore generale della Asl Giorgio Casati - In questo momento, fino a quando non ci sarà un quadro chiaro, invito a uscire solo in caso di necessità e a evitare le uscite superflue". Dalla Asl spiegano che non c'è un "cluster specifico".