Uber, concluse le indagini per caporalato sui rider che consegnavano cibo
Il pm di Milano Paolo Storari ha chiuso le indagini per caporalato sui rider per le consegne di cibo a domicilio e reati fiscali, indagini che, il 29 maggio, avevano portato il Tribunale a disporre, con un provvedimento mai preso prima nei confronti di una piattaforma di delivery, il commissariamento di Uber Italy, filiale del ‘colossò americano.
Tra i 10 indagati figura Gloria Bresciani, in qualità di manager di Uber Italy. I rider, si legge nell’avviso di chiusura indagini, erano «pagati a cottimo 3 euro a consegna», «derubati» delle mance e «puniti».
Stralciata la posizione di Uber Italy, indagata per la legge sulla responsabilità amministrativa e che il 22 ottobre dovrà affrontare un’udienza alla Sezione misure di prevenzione.
I rider, si legge nell’atto di chiusura indagini, venivano anche «sanzionati attraverso la arbitraria sospensione dei pagamenti dovuti a fronte di asserite mancanze lavorative». E gli venivano tolte anche le «ritenute d’acconto che venivano operate , ma non versate». In più, venivano anche «estromessi arbitrariamente dal circuito lavorativo di Uber attraverso il blocco dell’account a fronte di asserite mancanze lavorative».
Il reato di caporalato è contestato fino al «novembre 2019».
Ad alcuni indagati, tra l’altro, vengono contestate dal pm, nell’inchiesta del nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, una serie di violazioni fiscali per condotte di evasione attraverso, in particolare, false fatture.
Ad un indagato viene contestata anche un’ipotesi di favoreggiamento perché assieme a Giuseppe Moltini avrebbe depositato circa 305mila euro, «profitto» di caporalato e frode fiscale, «all’interno di una cassetta di sicurezza» di una banca. E poi avrebbero svuotato «il contenuto della cassetta di sicurezza» e messo «il denaro nel baule» di un’auto.
Per il 22 ottobre è fissata un’udienza, davanti al collegio presieduto da Fabio Roia, per la discussione sulla misura di prevenzione del commissariamento per Uber Italy (con tanto di amministratore giudiziario nominato) disposta dai giudici a fine maggio.