Covid, oggi in Italia 297 decessi Di nuovo oltre i 31mila contagi Ipotesi lockdown nelle zone rosse
Aumentano ancora i contagi per Covid in Italia, sono 31.758, secondo il bollettino del ministero della salute; l’incremento delle vittime è di 297 in 24 ore, il massimo della seconda ondata finora. Ieri erano stati indicati 31.084 nuovi casi e 199 morti.
Nuovo record di tamponi effettuati in un giorno: nelle ultime 24 ore sono 215.886, ancora 800 in più del massimo toccato ieri.
I casi totali sono ora 679.430, i morti 38.618. I pazienti in terapia intensiva aumentano di 97 unità portando il totale a 1.843, i ricoverati con sintomi di 972 e sono ora 17.966, secondo i dati del ministeroe.
In isolamento domiciliare ci sono 331.577 persone, in aumento di ben 24.531 unità rispetto a ieri.
L’incremento degli attualmente positivi è di 25.600 che portano il totale dei malati a 351.386. Molto più ridotto, invece, l’incremento dei guariti: 5.859 nelle ultime 24 ore per un totale di 289.426.
In testa alle regioni con il più alto numero assoluto di nuovi positivi trovati nelle ultime 24 ore sempre di gran lunga la Lombardia, che sfiora di nuovo i 9 mila infetti (8.919).
Segue la Campania con 3.669, poi Piemonte 2.887, Veneto 2.697, Toscana 2.540, Lazio 2.289.
Una stretta a livello locale nelle zone del territorio nazionale dove l’indice Rt è più alto: è questa l’ipotesi a cui sta lavorando il governo in queste ore prima di decidere se arrivare a misure restrittive di portata nazionale.
Del tema, a quanto si apprende da fonti dell’esecutivo, si sarebbe parlato nella riunione pomeridiana a palazzo Chigi tra Giuseppe Conte, i capi delegazione ed il Cts.
Per la giornata di oggi non sono attese decisioni ma Conte e la maggioranza dovrebbero tornate a riunirsi domani, domenica.
Nel monitoraggio settimanale dell'Iss si rileva una situazione "complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/Provincia autonome italiane".
Le situazioni allo stato più allarmanti sono Alto Adige, Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta. Qui, salvo inversioni di tendenza nette entre tre settimane di tempo, l'Iss indica la necessità della misura più forte: il lockdown.
Piemonte e Lombardia hanno superato la soglia dell'Rt 2, sono rispettivamente a 2.16 e 2.09.
La Provincia autonoma di Bolzano e la Valle d'Aosta vicine al 2 (1.96).
In altre 10 regioni italiane l'Rt ha superato la soglia dell'1.5. Hanno superato la soglia dell'Rt 1.5 la Calabria (1.66) l'Emilia Romagna (1.63), il Friuli Venezia Giulia (1.5), il Lazio (1.51), la Liguria (1.54), il Molise (1.86), la Provincia autonoma di Trento Rt (1.5) la Puglia (1.65), l'Umbria (1.67) e la Valle d'Aosta (1.89).
In Lombardia aumentano i decessi che passano da 48 a 73 per un totale di 17.535 morti in regione ma per il resto sono molto simili a ieri i dati della pandemia: 8.919 i nuovi positivi con 46.781 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 19%, in linea con quella di ieri (19,1%).
Crescono i ricoveri sia in terapia intensiva (+22, 392 in totale) che negli altri reparti (+335, 4.033).
La città metropolitana di Milano resta la zona più colpita con 3.730 nuovi positivi, di cui 1.553 a Milano città, ma continuano a crescere i contagi nelle province di Monza e Brianza (1.207) e Varese (1.202).
Il Piemonte converte 16 ospedali alla cura del Covid. "È una scelta difficile, ma inevitabile, per riuscire a fronteggiare la necessità crescente di posti Covid e dare una risposta immediata che decongestioni i nostri pronto soccorso", spiega l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi. "La conversione di questi presidi ci consente di destinare ai pazienti Covid dei percorsi ospedalieri completamente dedicati e separati da quelli dei pazienti non Covid - aggiunge -. Il sistema sanitario piemontese sta facendo lo sforzo massimo per potenziare il più possibile l'intera rete ospedaliera e territoriale, che l'evoluzione della pandemia sta mettendo a dura prova in tutto il nostro Paese".