Castello Tesino diventa zona rossa Troppi contagi, lockdown comunale
«Interverremo sui comuni con un’incidenza dei contagi importante rispetto alla popolazione, come abbiamo fatto per Cembra.
Ieri abbiamo incontrato il sindaco di Castello Tesino, ora ne incontreremo altri». Lo ha detto oggi in videoconferenza stampa il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che oggi ha parlato con il ministro Roberto Speranza prospettandogli una nuova ordinanza restrittiva in corso di preparazione.
Al momento sarebbero in tutto tre, secondo la Provincia, i municipi classificabili zona rossa secondo il criterio del 3% di positivi sul totale dei residenti. Oltre a Castello Tesino, da lunedì saranno zona rossa Baselga di Piné e Bedollo.
Ma la scarsa disponibilità di dati completi, sui tamponi così come sui flussi ospedalieri, rende opaca la conoscenza da parte dell'opinione pubblica e complicata una valutazione.
In fatto di test, per esempio, ci si ostina, malgrado le forti richieste di maggiore completezza, a non fornire i numeri relativi ai referti dei tamponi rapidi antigenici, che a quanto parre sono ormai largamente in uso sui casi sospetti e rileverebbero un numero maggiore di positivi rispetto agli esemi molecolari (in gran parte destinati asgli esami di controllo per chi attende di poter uscire dall'isolamento domiciliare).
In fatto di situazione ospedaliera si fornisce soltanto il saldo del numero di recoveri in reparto covid e in rianimazione, senza illustrare l'andamento dei flussi: quanti dimessi per guarigione, quanti usciti purtroppo per decesso, quanti trasferiti da un'area all'altra.
Da Castello Tesino era arrivato un grido d'aiuto, a fronte di un rapido aumento dei casi di positività al nuovo coronavirus (sarebbero 55 su 1.100 abitanti).
Scatterà dunque, forse già nel week-end, un lockdown che dovrebbe durare venti giorni: chiusura delle attività commerciali e produttive, divieto di spostamento da e per il territorio municipale.
La sindaca Graziella Menato ha sottolineato che i contagi fra i residenti oltrepassano il 5 per cento della popolazione, mentre la soglia individuata dalla Provincia per far scattare le restrizioni è del 3%.
Quanto agli altri comuni che potrebbero entrare in un regime di massima allerta,
Ieri, il presidente Fugatti aveva annunciato una nuova ordinanza, le ulteriori restrizioni riguarderanno l'attività motoria che sarà consentita soltanto in spazi isolati, bar e ristoranti dove si potrà consumare soltanto al tavolo dopo le 15.00 e stop, nuove limitazioni sono previste anche per le aperture nei fine settimana e per i mercati all'aperto.
La nuova ordinanza, ha detto Fugatti, prevede interventi sulle attività motorie, sulla somministrazione di bevande in bar e ristoranti, su alcune chiusure festive, sui mercati all’aperto e sulle modalità per fare la spesa.
Sembrerebbero provvedimenti anti-assembramento che in larga parte ricordano quanto disposto dalle ordinanze concordate da Veneto, Emilia Romagna e Friuli, in vigore da domani, per frenare gli assembramenti e raffreddare la curva dei contagi sperando di evitare così il passaggio da zona gialla a rossa. Dunque, passeggiate e corse solo fuori dai luoghi molto frequentati, limitazioni alle aperture commerciali nei giorni festivi, modalità di consumazione più "protette" nei bar e ristoranti.
Ma la conferma si avrà quando sarà emanata l'ordinanza trentina.