Il governo: zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio
Il governo ha illustrato a Regioni e province autonome l’ipotesi di istituire una zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio. Il presidente Fugatti ha dato parere positivi («Non è un momento facile»).
Sulle nuove misure si deciderà definitivamente domani, quando è prevista una Conferenza Stato-Regioni col ministro Boccia. Le problematiche sanitarie in Trentino sono sotto gli occhi di tutti, ha detto Fugatti, aprendo alla possibilità di anticipare la zona rossa.
Già questo pomeriggio sono riunite le delegazioni della maggioranza di governo a Roma e a quanto pare si sta discutendo animatamente, perché si confrontano visioni divergenti.
Da un lato il premier Giuseppe Conte, che già nei giorni scorsi aveva escluso la zona rossa generalizzata in modello lockdown nazionale; dall'altro alcuni ministri Pd (Speranza, Boccia e Franceschini) che premono per la linea dura.
Le ipotesi sul tavolo, dunque, sono la zona rossa (chiusi bar, ristoranti e anche i negozi non essenziali) dal 24 dicembre al 6 o 7 gennaio per tutte le regioni, a prescindere dalla situazione locale e senza attenuazioni di alcuni divieti oggi previsti nel dpcm (per esempio gli spostamenti delle persone).
La zona rossa solo nei giorni prefestivi e festivi, dal 24 dicembre al 3 gennaio, sembrava l'ipotesi più probabile dopo il lungo confronto pomeridiano. Con l'eventualità di attivare la zona arancione nei giorni feriali e riattivare queklla rossa il 6 gennaio.
Si potrebbero anche decidere aggiustamenti diversi, stabilendo per esempio la chiusura prolungata di tutte le attività commerciali non essenziali ma allargando le maglie dei divieti di spostamento (che altrimenti contemplerebbero anche lo stop salvo per motivi di necessità urgenza, salute, alvoro e per attività sportiva limitata però al territorio comunale)
La seduta pomeridiana, fra molte difficoltà a trovare un compromesso, è stata aggiornata a domani (o a stanotte), anche per permettere la partecipazione della rappresentante di Italia Viva, la ministra Teresa Bellanova, in queste ore di rientro da una missione a Bruxelles.
Italia Viva si è espressa nei giorni scorsi contro misure di chiusura generalizzata.