Coronavirus, altri 9 decessi 136 positivi al molecolare e 281 al test antigenico
Tra i nuovi contagiati ci sono anche questa volta bambini molto piccoli (2 tra 0 e 2 anni ed altri 2 tra 3 e 5 anni) ed è sempre preoccupante il numero dei contagi fra gli ultra settantenni (oggi abbiamo 84 nuovi casi)
Il Covid-19 non si ferma neanche alla vigilia di Natale ed il virus continua a diffondersi anche nella comunità trentina, con 136 nuovi casi positivi al molecolare e 281 all’antigenico. Lo conferma il rapporto quotidiano dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari che dà poi conto di 102 conferme al molecolare di positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi. Sono 9 purtroppo le vittime: si tratta di 6 donne e di 3 uomini, di età compresa fra i 79 ed i 99 anni. 4 decessi sono avvenuti in ospedale.
Nel dettaglio, dei nuovi casi positivi registrati oggi, 148 sono asintomatici e 227 pauci sintomatici: sono tutti seguiti a domicilio. Ci sono anche questa volta bambini molto piccoli (2 tra 0 e 2 anni ed altri 2 tra 3 e 5 anni) ed è sempre preoccupante il numero dei contagi fra gli ultra settantenni (oggi abbiamo 84 nuovi casi).
Sul fronte scolastico, le classi in quarantena sono 17, ma si stanno effettuando ulteriori verifiche a fronte di altri 33 nuovi casi di bambini e ragazzi in età scolare. Continua fortunatamente a scendere il numero dei ricoverati in ospedale, stante il maggior numero di dimissioni (32 ieri) rispetto ai nuovi ingressi (18): dai 393 di ieri si è passati a 375, ma aumenta di 2 unità il quadro nelle terapie intensive (49 pazienti in rianimazione). Significativo anche l’incremento del numero dei guariti che con i 150 indicati nel nuovo rapporto diventano 17.959 da inizio pandemia.
Sempre importante infine il numero dei tamponi. Ieri il laboratorio di Microbiologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento ne ha analizzati 1.592 ed altri 990 arrivano invece da San Michele all’Adige per un totale di 2.582 tamponi molecolari ai quali si aggiungono altri 2.073 test rapidi che sono stati notificati all’Azienda provinciale per i servizi sanitari