Vaccini agli over 80: in Trentino una partenza lenta. Ma si spera nell'arrivo di nuove dosi

di Gigi Zoppello

Il rapporto della Fondazione Gimbe sulla pandemia certifica che il Trentino è nelle retrovie in Italia (con il Lazio) fra le Regioni impegnate nella somministrazione dei vaccini Covid agli ultraottantenni.

Il rapporto conferma che - a fronte di zone virtuose come la provincia di Bolzano - dove la somministrazione ha già riguardato il 25% della popolazione sopra gli 80 anni, i fanalini di coda sono la Valle D’Aosta (4%), Trentino e Lazio (ambedue al 2% della popolazione anziana vaccinata).

La causa principale è la carenza di vaccini. Infatti in Trentino - secondo i dati dell’aggiornamento del Ministero della Salute, siamo stati molto bravi a usare le dosi disponibili: a fronte di 21.892 fiale disponibili, ne abbiamo somministrate in totale 25.660 (ovvero l’85.3%), ma quasi tutte al personale sanitario e delle Rsa.

Per la popolazione over 80, siamo solo all'inizio ed il sistema delle prenotazioni è partito mnale, con la prima giornata di blocco del Cup; già tutte prenotate le 2500 dosi disponibili per gli ottuagenari, ma in Trentino la popolazione sopra gli 80  è di 48.194 persone (fonte: Servizio Statistica della Provincia).

Sabato scorso, il dirigente generale dell'Azienda Sanitaria aveva confermato che "la campagna vaccinale per gli ultraa ottantenni sarà completata entro marzo", dopo aver affermato pochi giorni prima che "verrà completata entro febbraio".

Si spera ora in un cambio di marcia. Entro una decina di giorni il Trentino potrà partire con la vaccinazione per personale scolastico docente e non docente, forze armate e di polizia, personale carcerario e detenuti. A queste persone, ma solo quelle al di sotto dei 55 anni, verrà somministrato il vaccino di AstraZeneca. E nella nostra provincia è previsto (e confermato ieri) l’arrivo da parte della casa farmaceutica di circa 4.000 dosi già la prossima settimana - a partire dall’8 ed entro il 14 - e di altre 6.000 nella settimana successiva. Vaccini che, verosimilmente, non resteranno fermi nei frigoriferi in attesa di completare la fase 2 (persone over 80) e la fase 3 (cittadini tra i 60 e gli 80 anni e persone fragili), ma che inizieranno a essere somministrati immediatamente. Certo, l’organizzazione è complessa e articolata ma sicuramente l’Azienda sanitaria ha già un piano pronto nel cassetto.

«Ci hanno confermato il numero di dosi in arrivo - ha spiegato il presidente Maurizio Fugatti -, che sono quelle annunciate nei giorni scorsi: tra l’8 e il 14 febbraio 4.680 dosi Pfizer e 1.200 Moderna, tra il 15 e il 21 5.850 di Pfizer e l’ultima settimana di febbraio Moderna ci darà 4.500 vaccini e Pfizer altri 5.850. Poi altre 10 mila dosi di AstraZeneca tra la prossima settimana e quella successiva, entro il 21 febbraio».

Poi ai presidenti di regioni e province autonome è stata data una seconda certezza, ovvero le categorie prioritarie. «Il governo ha un po’ cambiato l’ordine. Personale sanitario, ospiti Rsa e over 80 restano i primi (e in Trentino per i primi due siamo in dirittura d’arrivo con entrambe le dosi, mentre per gli over 80 abbiamo già iniziato martedì le prime somministrazioni ndr), poi si passerà a persone fragili - e in questa fascia le criticità sono tante e diverse - e cittadini tra i 60 e gli 80 anni. Quindi sono previsti personale scolastico, forze dell’ordine e carceri, infine il resto della popolazione».


Questo sarebbe il cronoprogramma, con però un fattore che rimescola le carte. «È stato deciso che si proseguirà con Pfizer e Moderna per over 80, fragili e fascia 60-80, mentre per le scuole e militari alle persone sotto i 55 anni si somministrerà AstraZeneca».

Ecco quindi che, per evitare di tenere “parcheggiate” migliaia e migliaia di dosi AstraZeneca in attesa di terminare la vaccinazione degli over 80 (35 mila persone, fine marzo come obiettivo per completare) e iniziare quella alla fascia 60-80 (in Trentino parliamo di 118.570 persone) e fragili, si procederà parallelamente.

Somministrazione di vaccini, in Italia, per categorie (Fondazione GIMBE - Bologna)

 

 

 

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