Tutta la provincia di Brescia in zona "arancione rafforzato", il contagio dilaga, lockdown e stop agli spostamenti

BRESCIA - Il contagio dilaga, e la Regione Lombardia ha decretato da domani un lockdown della Provincia di Brescia: passa a zona "arancione rafforzato" tutto il territorio, che confina con il Trentino a Ponte Caffaro, al Tonale e sul Garda. Ma sei comuni sono già in lockdown come "zone rosse".

La Polizia Locale Giudicarie ricorda le regole: "trattandosi di normativa regionale invitiamo tutti a leggere il relativo provvedimento.

Allo stato attuale non siamo in grado di far sapere se la deroga dei 30 chilometri sia verso Brescia sia da Brescia verso il Trentino sarà compatibile con l'ordinanza regionale".

Probabilmente a tirare un sospiro di sollievo sono soprattutto i dirigenti scolastici. La situazione nelle scuole bresciane stava diventando insostenibile, tra contagi in aumento, classi e sezioni chiuse, variante inglese dilagante e un tracciamento ormai impossibile da gestire per le autorità sanitarie. La zona arancione rafforzata, scattata dalle 18 in tutta la provincia di Brescia, mette un punto fermo dopo settimane difficili, che hanno fatto ripiombare la Leonessa d'Italia in un nuovo incubo dopo quello della primavera scorsa che ha aveva fatto quasi 2500 morti covid ufficiali, ai quali si aggiungono tutte quelle persone decedute in casa. Intanto chiudono le scuole. Tutte, non solo le superiori e gli ultimi due anni delle medie in didattica a distanza, ma anche elementari e pure università e scuole dell'infanzia.

Guido Bertolaso ha parlato di "una terza ondata a Brescia" e mai come questa volta le sue parole hanno messo tutti d'accordo. "Ci aspettavamo questo provvedimento" ha ammesso il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Solo 24 ore prima però lo stesso primo cittadino aveva detto di non essere in grado di stabilire, per la mancanza di un quadro competo di dati, se Brescia fosse a rischio cambio colore. Non aveva chiesto misure più forti, lasciando il parere al Cts nazionale che ha accolto le richieste di Regione Lombardia e dato vita ad un (quasi) nuovo lockdown. Quindi tornano chiusi ristoranti e bar. Solo asporto anche prima delle 18. E niente passaggio nelle seconde case per godersi la neve, seppure a impianti chiusi come era successo lo scorso fine settimana.

"È un duro colpo per chi ha già dovuto affrontare troppi eventi avversi, me ne rendo conto - ha commentato il responsabile dei 5Stelle Vito Crimi, bresciano d'adozione -. Ma sono certo che anche questa volta riusciremo a tenere testa alle difficoltà rimanendo uniti, rispettando regole e prescrizioni". In mattinata, con i ricoveri che sfiorano quota 800, e pazienti di terapia intensiva che vengono trasferiti fuori provincia, i medici bresciani avevano chiesto alla politica un intervento deciso. "Indugiare sarebbe imperdonabile" il messaggio dell' Ordine provinciale dei Medici e Odontoiatri. "Il quadro del contagio soprattutto in provincia era in crescita. Dalla Bassa bresciana e dalla Franciacorta il virus è salito verso la città" la ricostruzione del sindaco Del Bono.

Dall'ospedale di Chiari, il direttore generale dell'Asst Franciacorta Mauro Borelli, parla come se il tempo si fosse fermato a marzo 2020. "Ho chiuso la Pediatria e accorpato Cardiologia e Neurologia. I ricoverati per colpa del virus sono passati da 50 a 95 in una settimana". Con l'allarme che scatta anche per quanto riguarda l'età dei nuovi positivi. "Tutti quelli che stiamo curando sono in debito d'ossigeno e l'età media si è abbassata a 50 anni".

IL TESTO DELL'ORDINANZA

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha siglato l'ordinanza relativamente a ‘Misure urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19′. In estrema sintesi in tutta la provincia di Brescia e in alcuni comuni delle province di Bergamo e Cremona, viene istituita una ‘fascia arancione rafforzata’ con la totale sospensione della didattica in presenza, nonché la sospensione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e dei servizi educativi delle scuole dell’infanzia.

Nello specifico – si legge nell’ordinanza – per quanto riguarda “il territorio della Provincia di Brescia e dei Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR)” a decorrere dalle ore 18.00 di oggi, martedì 23 febbraio 2021 e sino al 2 marzo 2021, con eventuale proroga sulla base dell’evoluzione del contesto epidemiologico, sono adottate le seguenti misure:

1) si applicano le misure previste dall’art. 2 del DPCM 14 gennaio 2021;

2) sospensione della didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP), negli Istituti tecnici superiori (ITS) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) nonché sospensione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia nonché dei servizi educativi delle scuole dell’infanzia, in relazione alle scuole e servizi aventi sede sul territorio della Provincia di Brescia e dei predetti Comuni;

3) in tutte le scuole ed istituzioni di cui al punto 2 aventi sede sul territorio della Provincia di Brescia e dei predetti Comuni:

• le attività di laboratorio sono sospese;

• resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza.

4) È fortemente raccomandato che le scuole e istituzioni formative di cui al punto 2 aventi sedi in territori della Lombardia diversi dalla Provincia di Brescia e dai Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR) dispongano la didattica a distanza per i propri studenti residenti o domiciliati in Provincia di Brescia o nei predetti Comuni;

5) È vietato ai residenti nel territorio della Provincia di Brescia e dei Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR) di recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (c.d. seconde case), anche se ubicate in territori diversi dalla Provincia di Brescia e dei predetti Comuni;

6) È vietato a coloro che non risiedono nel territorio della Provincia di Brescia e dei Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR) di recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (c.d. seconde case) ubicate in territori della Provincia di Brescia e dei predetti Comuni;

7) Si applica quanto previsto dall’art. 3, comma 4, lettera i) del D.P.C.M. del 14 gennaio 2021 in ordine al lavoro agile, in relazione alle pubbliche amministrazioni aventi sedi o uffici sul territorio della provincia di Brescia e dei Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR), nonché in relazione ai dipendenti, residenti o domiciliati nei predetti territori, di pubbliche amministrazioni aventi sedi ed uffici in altri territori della Lombardia.

8) Si applica quanto previsto dall’art. 3, comma 4, lettera g) del D.P.C.M. del 14 gennaio 2021 con conseguente sospensione della frequenza delle attività formative e curriculari delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica aventi sedi sul territorio della provincia di Brescia e dei predetti Comuni, fermo in ogni caso il proseguimento di tali attività a distanza;

9) È fortemente raccomandato che le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica aventi sede nei territori della Lombardia diversi dalla Provincia di Brescia e dai Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR) dispongano la didattica a distanza per i propri studenti residenti o domiciliati in Provincia di Brescia o nei predetti Comuni;

10) È fatto obbligo di indossare mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione delle vie respiratorie sui mezzi di trasporto pubblici circolanti nel territorio della Provincia di Brescia e dei Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR);

11) È sospesa in relazione ai predetti territori l’efficacia dell’Ordinanza n. 688 del 26 gennaio 2021 in relazione ad attività agricole, di controllo faunistico, venatorie e piscatorie.

 

L’ordinanza prevede altresì che “restano ferme le misure di cui al D.P.C.M. del 14 gennaio 2021, ove non diversamente disciplinate dal presente provvedimento”.

In relazione al Comune di Castrezzato (BS) cessa di effetto dalle ore 18.00 del 23 febbraio 2021 l’Ordinanza n. 701 del 16 febbraio 2021.

 

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