Terapie intensive, in Trentino occupato il 39% dei posti: fra le percentuali più alte d'Italia
C'è anche il Trentino fra le regioni italiane con le terapie intensive oltre la soglia critica del 30% dei posti occupati da pazienti Covid.
Il dato provinciale è del 39%: negli ultimi giorni è aumentato, dopo essere stato attorno al limite, secondo il monitoraggio pubblicato sul portale dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), aggiornato al 24 febbraio. È la percentuale in assoluto più elevata fra le regioni italiane.
Con l'aggiornamento salgono a 8 le regioni o provincie autonome che superano la soglia: oltre al Trentino, Alto Adige (35%), Abruzzo (37%), Friuli Venezia Giulia (33%), Lombardia (33%), Marche (36%), Molise (36%) e Umbria (57%).
Va tuttavia considerato che l'andamento dei ricoveri in rianimazione richiede un'analisi maggiormente calata sui territori, come ha dimostrato negli ultimi giorni il caso della provincia di Brescia, che ha sfiorato il collasso in seguito al boom del numero di pazienti.
In ogni modo, nel caso del Trentino, il dato, per quanto lontano dai picchi di dicembre (con la saturazione del reparto ben oltre il 50%), è preoccupante sia in termini di lettura dell'andamento epidemiologico sia di conseguenze sul fronte della nuova fascia di rischio che sarà assegnata domani.