Bonus covid per gli infermieri, la Cgil: «Bene, ci hanno ascoltati. Ma discutiamo di come distribuirli»
Dal sindacato Funzione Pubblica soddisfazione per l’annuncio, ma anche la volontà di confrontarsi sui problemi, come lo «scudo penale» e la vaccinazione degli operatori
LA MISURA: 850 mila euro al personale
TRENTO. Bene l’arrivo dei bonus a infermieri e sanitari, ma occorre che la provincia inizia a discutere di come distribuirli.
La Funzione pubblica Cgil del Trentino, col segretario generale Luigi Diaspro e i referenti del settore sanità Gianna Colle e Marco Cont, esprime soddisfazione per l’annuncio della Provincia che promette 850 mila euro per infermieri, ausiliari specializzati, personale OTA e OSS che ha operato, tra marzo e dicembre 2020, per contrastare la pandemia. Positivo anche che la Provincia accenni fin d’ora alle indennità per il 2021.
«Evidentemente il nostro appello, ribadito pubblicamente anche la scorsa settimana, è stato ascoltato. Bene che vengano messe a disposizione risorse per riconoscere l’indennità di malattie infettive. Restiamo però in attesa di discutere con Provincia e Azienda sanitaria le modalità di distribuzione: siamo disponibili a sederci attorno al tavolo e, con l’occasione, ricorderemo che è indispensabile anche trovare risorse fresche per il rinnovo dei contratti, oltre che introdurre lo scudo penale per i professionisti che eseguono i vaccini ma anche per tutti gli operatori sanitari».