In piazza a Roma contro la DAD: c'erano anche genitori e ragazzi trentini
La manifestazione nazionale frenata dal maltempo, dalla nostra provincia una ventina di persone in pullman per la «Rete nazionale scuola in presenza»
TRENTO. Anche la voce di Trento è risuonata in piazza del Popolo a Roma, ieri pomeriggio, per la manifestazione organizzata dalla «Rete nazionale scuola in presenza». Una ventina i partecipanti trentini arrivati nella capitale in pullman. Non solo genitori e insegnanti: delle delegazione hanno fatto parte pure alcuni giovani e giovanissimi.
Gabriele, 14 anni, studente di liceo scientifico all’Arcivescovile, ha preso la parola per evidenziare il punto di vista dei ragazzi, la loro condizione di “ostaggi”, a cui da mesi vengono chiesti enormi sacrifici. «È da settembre che a noi studenti chiedono folli sacrifici, stando in dad, credendo che poco più di un misero mese di scuola in presenza al 50% basti a colmare la nostra mancanza di socialità - ha detto Gabriele - Chiudere le scuole, principali posti di socializzazione per noi ragazzi è come strapparci l’Anima. Per di più si è scoperto che sono state chiuse senza un valido motivo, in quanto è stato dimostrato che le scuole sono luoghi sicuri! Con che scusa la tenete ancora in ostaggio? Con che coraggio ancora ci negate di costruire il nostro futuro? Socrate dice che c’è un limite oltre il quale la sopportazione cessa di essere una virtù. Continuando a tenere le scuole chiuse, lo avete superato».
«La vera scuola è in presenza» è lo slogan dei partecipanti, invitati a mantenere le distanze e ad indossare sempre la mascherina. «La scuola si fa a scuola» hanno scandito in coro i rappresentanti trentini di migliaia di genitori e studenti. «La manifestazione è andata bene - spiega Laura Tondini, promotrice della trasferta nonché fondatrice del gruppo Facebook “Scuola in presenza per la provincia autonoma di Trento”, che conta oltre 6.300 iscritti - Abbiamo ascoltato con interesse le parole di Fiammetta Borsellino (figlia del magistrato Paolo Borsellino, ndr), ma tante sono state le riflessioni degli studenti. Gli interventi sono stati brevi, anche a causa del cattivo tempo».
Qualche goccia di pioggia e freddo non hanno però impedito una discreta partecipazione: secondo le stime degli organizzatori, in piazza del Popolo ieri c’erano circa 500 persone.