Allontanato dalla madre per percosse e minacce, torna da lei: arrestato dai carabinieri di Trento
Il giovane di 32 anni era arrivato a portarle via con la forza il cellulare per impedirle di chiamare aiuto: i militari allertati dai vicini per le urla che venivano dall’appartamento
TRENTO. Arrestato dai carabinieri di Trento un giovane di 32 anni per aver violato il divieto di avvicinamento alla madre. Il giovane era stato colpito dalla misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla madre a causa - sottolineano gli inquirenti - delle perduranti condotte violente alle quali per anni aveva sottoposto la donna e per cui era già stato condannato.
A metà febbraio i carabinieri della Compagnia di Trento, dopo un intervento presso la loro abitazione e sulla base di successivi accertamenti, avevano denunciato il giovane alla magistratura "per le forti aggressioni verso la madre, al più determinate dall'esigenza di denaro e che erano giunte - per impedirle di chiedere aiuto - a sottrarle anche il telefono cellulare".
Per questo l'autorità giudiziaria, su richiesta della Procura di Trento, aveva emesso il provvedimento cautelare di allontanamento, che avrebbe dovuto far cessare la situazione. Invece, malgrado la misura, lunedì scorso i carabinieri del radiomobile sono stati nuovamente chiamati a intervenire presso l'abitazione della donna, su segnalazione di un vicino, per un litigio in corso e, giunti sul posto, hanno trovato il giovane nell'appartamento, in violazione del provvedimento, mentre l'anziana madre era nuovamente esposta alle sue aggressioni in forte stato di agitazione. I carabinieri hanno accertato che il giovane aveva più volte violato il divieto di avvicinamento, sempre per ottenere denaro.