TRENTO. La Cassa Rurale di Trento, Lavis, Mezzocorona e Valle di Cembra, come da prassi, ha convocato l'assemblea ordinaria dei soci. Ora, all'ordine del giorno ci sono faccende importanti come, per esempio, l'approvazione del bilancio 2020, l'elezione dei nuovi dirigenti. Ma la prima convocazione è prevista per venerdì 30 aprile alle ore 12, la seconda per venerdì 7 maggio alle 10. Troppo presto, visto come sta andando la campagna vaccinale, per permettere ai cooperatori di mezzo Trentino di assembrarsi negli uffici della banca in via Belenzani 12.

La direzione ha fatto dunque ricorso a un codicillo del decreto Cura Italia (l'articolo 106 del d.l. 18/2020 del 17 marzo dell'anno scorso, per la precisione), che ha architettato un meccanismo per chi è costretto a tenere assemblee sociali nel mezzo di una pandemia. I soci non riceveranno alcuna lettera di convocazione, ma, un po' come fanno gli italiani all'estero per le elezioni, voteranno a distanza.

L'uomo incaricato di scrutinare le schede, l'unico che parteciperà in carne e ossa all'assemblea, è il dottor Paolo Piccoli, notaio in Trento, studio in via Grazioli 79, presidente del Consiglio comunale, e peraltro socio della stessa Cassa (anche se ha garantito di non avere conflitti di interessi e che rinuncerà al suo voto).

Come funziona il voto a distanza. I 24.899 soci dovranno compilare e firmare un modulo di delega (lo si trova sul sito della Cassa, o in una qualsiasi filiale) e inoltrarlo entro la mezzanotte del 28 aprile al dottor Piccoli assieme alla copia di un proprio documento di identità. Per farlo bisognerà mandare una raccomandata A/R all'indirizzo Notaio Paolo Piccoli, via Grazioli 79, 38122 Trento, mandare una mail tramite posta elettronica certificata a paolo.piccoli@postacertificata.notariato.it, oppure consegnare materialmente i documenti in un'apposita busta chiusa presso alcune filiali abilitate (l'elenco è sul sito).

Il notaio, che è tenuto alla riservatezza, rappresenterà quindi tutti i soci in assemblea e voterà secondo le istruzioni ricevute.I punti all'ordine del giorno. Sono sette.

Punto primo: l'approvazione del bilancio 2020, il primo da quando la Cassa di Trento si è fusa con quella di Lavis, Mezzocorona e Valle di Cembra. Al 31/12/2020, per quanto riguarda lo stato patrimoniale riclassificato, l'attivo ammonta a 3.736.031 euro, le passività a 3.498.667, con un patrimonio netto di 237.364 euro; per quanto riguarda il conto economico riclassificato, invece, il risultato netto era di 6.542.000 euro (2,6 milioni in più rispetto al 2019). La raccolta diretta ammontava a 2.657.904 (227 milioni in più rispetto al 2019), la raccolta indiretta a 1.345.190 euro, per un totale di 4.003.094 (+ 7,8%). I crediti verso la clientela erano di 1.603.141 euro (+ 1,61%).

Secondo punto: politiche di remunerazione e incentivazione. Terzo punto: ammontare massimo delle esposizioni. Quarto punto: esiti dell'autovalutazione degli organi sociali. Quinto punto: si propone di aumentare il compenso del presidente del Collegio sindacale da euro 18.000 lordi annui a euro 25.000 lordi annui e dei sindaci effettivi da euro 12.000 lordi annui a euro 18.000 lordi annui. Sesto punto: stipula della polizza relativa alla responsabilità civile e infortuni professionali di amministratori e sindaci. Settimo punto: elezione cariche sociali. Il candidato unico alla carica di presidente del Consiglio di amministrazione è l'attuale presidente Giorgio Fracalossi, classe 1955, commercialista. I candidati ai tre posti del cda sono quelli già in carica: Saveria Moncher, classe 1985, commercialista; Fulvio Rigotti, ingegnere, classe 1953; Paolo Toniolatti, classe 1966, avvocato. Alla carica di presidente del Collegio sindacale ci sono due candidati: Massimo Frizzi, classe 1969, commercialista; Lorenzo Rizzoli, classe 1978, commercialista.