Ginecologa scomparsa, l'Apss: la commissione ascolterà tutto il personale del reparto
Muove i primi passi l'inchiesta interna avviata dall'azienda sanitaria, dopo le denunce dei familiari della dottoressa sull'ambiente nel reparto di ginecologia dell'ospedale Santa Chiara
I FATTI Sparita in Val di Non
TRENTO. Ha mosso oggi i primi passi il lavoro della commissione d'inchiesta avviata dall'Apss in seguito al caso della giovane ginecologa Sara Pedri, scomparsa nel marzo scorso.
I familiari della dottoressa, intervenendo a "Chi l'ha visto?" a Raitre la settimana scorsa, avevano sottolineato il clima pesante nel reparto di ginecologia dell'ospedale Santa Chiara, dove la giovane lavorava prima di spostarsi a Cles.
"Si è riunita oggi - si legge in un comunicato stampa - la commissione interna istituita dalla direzione generale per effettuare gli ulteriori approfondimenti, oltre a quelli effettuati nei giorni immediatamente successivi alla sparizione della ginecologa, e raccogliere notizie puntuali relative a eventuali episodi rilevanti.
La commissione ritiene opportuno effettuare, entro le prossime due settimane, un’audizione di tutto il personale dell’Unità operativa; già oggi sono partiti i primi inviti a colloquio ai quali ne seguiranno altri nei giorni successivi.
Il direttore dell’Unità operativa di ginecologia ha concordato di utilizzare un periodo di ferie arretrate e non godute, per agevolare il lavoro della commissione che, si assicura, procederà con speditezza e massima trasparenza".