Lavoro / La manifestazione

L’appello dei sindacati: “Ripartire insieme, senza lasciare indietro nessuno”

Una delegazione trentina è andata a manifestare nel capoluogo piemontese: “Non bisogna lasciare indietro nessuno, solo così si supera questo momento di crisi”

LE IMMAGINI Le foto dei lavoratori trentini a Torino

TORINO. Oggi, 26 giugno, i sindacati sono scesi in piazza a Torino, Firenze e Bari per chiedere risposte su blocco licenziamenti, tutela dell’occupazione e crescita. Una delegazione trentina è andata a manifestare nel capoluogo piemontese.

”La ripartenza non deve lasciare indietro nessuno e deve avere come tassello fondamentale la tutela del lavoro”. Questo il messaggio lanciato oggi da Cgil, Cisl, Uil in piazza a Torino, Firenze e Bari per chiedere maggiore giustizia sociale, la proroga del blocco dei licenziamenti e più investimenti per crescita e occupazione, più sicurezza nei luoghi di lavoro perché prima del profitto vengono le persone. A Torino era presente anche una delegazione di lavoratrici e lavoratori, pensionati e pensionate dal Trentino.

Dal Trentino a Torino per chiedere di ripartire dal lavoro

Oggi, 26 giugno, una delegazione di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati di Cgil Cisl Uil del Trentino ha partecipato alla manifestazione unitaria a Torino.

“A livello nazionale come a livello provinciale – spiegano i sindacalisti trentini - l’obiettivo primario di Cgil Cisl Uil è la riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro. Con le manifestazioni di Torino, Firenze e Bari si vogliono ribadire i contenuti della piattaforma unitaria su lavoro, occupazione, coesione, sviluppo, fisco, pensioni, non autosufficienza, rinnovo dei contratti pubblici e privati, riforma pubblica amministrazione e scuola, della cultura e del turismo”.

E ancora: “È fondamentale, inoltre, che ci sia da parte delle istituzioni la volontà di attuare un piano serio ed efficace che sia in grado di utilizzare le risorse del PNRR al fine di creare una stabile connessione tra investimenti e occupazione, coinvolgendo in maniera significativa con una governance partecipata e preventiva le Parti Sociali sia a Trento che a Roma”.

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