Ginecologia, l’intricato caso del procedimento disciplinare (e dei sostituti dell’Ufficio)
Il via all’iter dell’Ufficio per i provvedimenti disciplinari dell’Azienda sanitaria contro Tateo e Mereu è di inizio luglio. Ma su cinque firme, ben tre sono di sostituti
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TRENTO. Anche l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti dell’ex primario di Ginecologia dell’ospedale Santa Chiara Saverio Tateo diventa un caso. La notizia del via all’iter, anticipata dall’Adige la settimana scorsa, è soprattutto il punto di partenza per raccontare un’altra notizia, ben più succulenta: l’8 luglio l’Azienda sanitaria, a fronte di una serie di dimissioni, ha dovuto approvare una delibera per riorganizzare l'Ufficio per i Procedimenti Disciplinari dell'Apss, cambiando 4 componenti su 5 e con una decisione presa da 3 sostituti su 5 ruoli ufficiali.
L'organismo è oggi particolarmente importante perché, in base alle decisioni rese pubbliche il giorno 10 lulgio ma evidentemente prese in precedenza, in questi giorni ha il compito - tra gli altri - di prendere una decisione in merito ai casi che riguardano il primario di Ginecologia Saverio Tateo e la dottoressa Liliana Mereu.
Ma vediamo la delibera.
Nella sede dell'Azienda sanitaria si sono riuniti Antonio Ferro, in qualità di "sostituto del Direttore Generale", poi lo stesso Antonio Ferro in qualità di direttore sanitario, poi Andrea Maria Anselmo come direttore amministrativo e infine Simona Sforzin, sostituta del direttore per l’Integrazione socio sanitaria. Insomma tre persone invece delle quattro del consiglio di direzione, ma con direttore generale sostituito e direttore per l'integrazione sostituito.
A iniziare la delicata riunione con la classica relazione è un altro sostituto, quello del direttore Dipartimento risorse umane (Paolo Federici assente, a breve in pensione).
Prima di entrare nei contenuti, per restare in tema, segnaliamo che a firmare in calce il provvedimento, oltre al sostituto del direttore generale e alla sostituta del direttore integrazione è anche la sostituta del dirigente del servizio affari generali e legali dell'Azienda. Insomma su 5 firme totali ben 3 sono effettuate da sostituti e 2 dalla stessa persona.
Dicevamo dei contenuti. La composizione dell'ufficio procedimenti disciplinari fino a qualche giorno fa era composto dal presidente effettivo Paolo Federici (sostituto Armando Toniolatti) e poi da Mario Grattarola, Annamaria Guarnier e Marina Pecoraro (rispettivamente con Camilla Mattiuzzi, Paolo Barelli e Paolo Debiasi come sostituti).
Però poi sono accaduti un po' di fatti, come si legge nella delibera: "dall'1 luglio la dottoressa Guarnier non è più in servizio per dimissioni volontarie", poi "il 7 luglio la dottoressa Mattiuzzi si è dimessa dall'incarico di componente sostituto" e infine "il dottor Luca Gherardini è stato nominato sostituto del direttore del Dipartimento Risorse Umane".
Quindi, continuiamo a citare il provvedimento, "stante la perentorietà dei termini di attivazione e di conclusione del procedimento disciplinare, si ritiene altresì opportuno individuare un secondo sostituto per ciascuno dei componenti dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari, al fine di assicurare il funzionamento del Collegio".
Ecco alla fine la decisione con la nuova composizione dell'Ufficio: presidente effettivo Luca Gherardini (sostituto numero uno Armando Toniolatti e numero due Luciano Bocchi), poi i componenti, ovvero Michelina Monterosso (primo sostituto Mario Grattarola e secondo Luca Fabbri), Renata Brolis (primo Paolo Barelli, seconda Roberta Levato) e Marina Pecoraro (primo Paolo Debiasi, seconda Alessandra Nami).
Insomma, dei cinque componenti effettivi quattro sono cambiati, con la sola Pecoraro che è "resistita". Come dicevamo all’inizio una delibera che è una fotografia della situazione attuale dell’Azienda sanitaria: doppi se non tripli incarichi, “titolari” di un ruolo che lasciano, sostituti che devono andare a prendersi responsabilità che non spettano loro.