"La riaccensione dei forni di Italcementi incompatibile con la vocazione agrituristica della valle"
L'assemblea provinciale di Sinistra italiana rilancia le preoccupazioni del territorio dopo l'annuncio dell'azienda
IL TERRITORIO Popolazione preoccupata dagli effetti sull’aria e l’ambiente
TRENTO. Anche l’Assemblea di Sinistra italiana del Trentino interviene sul caso Italcementi, che sta seminando nuove preoccupazioni fra i cittadini di Sarche.
"Italcementi - scrive il partito - riattiva la linea di cottura dell’impianto di Sarche di Madruzzo.
È di pochi giorni fa la notizia che la Heidelberg Cement Group, un colosso da 53.000 dipendenti e più di 17 milioni di fatturato, intende riattivare la linea di cottura dell’impianto Italcementi della Valle dei Laghi, per riprendere la produzione a ciclo completo del cemento, al posto della sola macinazione.
A fronte della promessa di 30 nuovi posti di lavoro, che pure sono importanti, si chiede di accendere una vera e propria bomba ecologica in una valle di vitigni pregiati, proprio poco prima del referendum sulla realizzazione del Biodistretto Trentino.
Il comitato preposto denuncia le pesanti ripercussioni che questa azione avrebbe, ben al di là delle rassicurazioni della ditta sul rispetto delle regole per la combustione: si assesterebbe un grosso colpo all’immagine dell’agricoltura di qualità ed ecologica, sopratutto viniviticola, della Valle dei Laghi.
Si aumenterebbe in misura impressionante il traffico di mezzi (circa 10.000 in andata e altrettanti in ritorno) su una strada panoramica, stretta, utilizzata da pendolari e turisti, portando l’emissione di polveri sottili a livelli inaccettabili.
Si metterebbe a repentaglio la vocazione della zona ad un turismo immerso nella natura e nella storia, apprezzato dagli sportivi (ciclisti ed alpinisti) e dalle famiglie.
Sinistra italiana del Trentino si affianca a quanti già hanno espresso disappunto e preoccupazione e assicura il proprio sostegno al comitato nella battaglia per valutare la reale compatibilità della presenza del cementificio in un sito dedicato all’agriturismo".