Punto d'incontro, accordo per l'accesso alla mensa senza green pass
Intesa tra cooperativa, Provincia e Azienda sanitaria, mentre procede la campagna vaccinale per le senza fissa dimora che utilizzano i servizi. Certificazione obbligatoria, invece, per i venti volontari che operano nella struttura
TRENTO. Si è risolto con un'intesa tra la cooperativa Punto d'incontro, la Provincia di Trento e l'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) l'impasse della scorsa settimana sull'accesso delle persone senza "green pass" alla mensa per i poveri di via del Travai, nella città di Trento.
Attraverso una circolare, nei giorni scorsi si è infatti risolta la criticità che avrebbe impedito il libero accesso ai locali dell'ente benefico a moltissime persone, di fatto andando a limitare in modo significativo l'accesso ad uno dei più importanti servizi di bassa soglia presenti nel capoluogo. ome evidenziato dal presidente della cooperativa Osvaldo Filosi, era nell'equiparazione della mensa per i poveri ad un normale ristorante, dove l'accesso alle sale interne è dallo scorso 6 agosto consentito agli adulti unicamente se in possesso della certificazione verde.
Attualmente sono circa 110 le persone che accedono ai servizi del Punto d'incontro quotidianamente, un numero stabile da diverse settimane.
«Dopo alcuni giorni di servizio d'asporto» spiega Filosi «abbiamo ripreso la consueta attività all'interno dei nostri locali, permettendo l'ingresso anche a chi non ha la certificazione verde, proprio grazie all'accordo con la Provincia e l'Apss che ci vede anche impegnati, in sinergia con il Gruppo immigrazione e salute di Trento (Gris), nella sensibilizzazione dell'importanza della vaccinazione delle persone che accedono alla mensa. Sul tema facciamo degli incontri settimanali con l'amministrazione provinciale per fare il punto della situazione».
Oltre a dirimere una volta per tutte la questione dell'accesso alla mensa, l'accordo tra i diversi enti ha permesso anche di favorire la sensibilizzazione sull'importanza della vaccinazione anche tra i senzatetto, con circa ottanta persone senza fissa dimora che hanno deciso di aderire alla campagna solo la scorsa settimana.
La cooperativa, assieme alla campagna informativa, raccoglie anche i moduli di chi è interessato ad aderire e accompagna le persone presso il «Drive-through» vaccinale di località San Vincenzo.
«Inizialmente» aggiune Filosi «avevamo pensato ad un camper fuori dalla nostra sede, ma poi abbiamo deciso di far riferimento al centro vaccinale per evitare complicazioni nella gestione delle dosi, con possibili sprechi».
Al contrario degli utenti, il numero di volontari del Punto d'Incontro è invece diminuito, a causa della pandemia: prima del covid erano circa 50, mentre ora sono una ventina. Al contrario degli utenti, gli operatori dell'accoglienza e i volontari della cooperativa devono essere in possesso del "green pass", per garantire la sicurezza propria e delle persone che accedono al servizio.
Dato che per tutto il mese di agosto la mensa serale dei frati cappuccini rimarrà chiusa, la cooperativa fornisce anche il secondo pasto della giornata a chi ne fa richiesta, in distribuzione in sacchetti da asporto a partire dalle ore 17 presso la sede Caritas cittadina.
Da oggi, 19 agosto, il servizio verrà effettuato, sempre alla Caritas, dalla cooperativa Villa Sant'Ignazio.
[foto Paolo Pedrotti]