Covid / La storia

La lotteria della sagra? In tempi di covid diventa “virtuale”, grazie a un ricercatore trentino

L’invenzione di Matteo Rossaro, dell’ateneo di Trento: un portale con biglietti elettronici da acquistare online, e per il resto funziona tutto come prima (e i benefit per il sociale sono salvi)

TRENTO. Non c'è sagra, festa di paese o di associazione che non si concluda con l'estrazione dei biglietti vincenti della lotteria di turno. E tutti con le mani in tasca o nel portafoglio sperando di ritrovare i ticket acquistati una settimana prima. E se non si vince (o non si trovano i tagliandi), pazienza. Perché alla fine si sa che quei biglietti sono serviti per sostenere le attività no profit che fanno da collante al tessuto sociale.

Il Covid, però, ha spazzato via anche questa possibilità di finanziamento: niente feste, niente lotterie. Ed i bilanci delle associazioni piangono. Proprio partendo da questa situazione Matteo Rossaro, ricercatore  dell'Università di Trento e docente a contratto della stessa in informatica e ricerca giuridica, ha inventato una lotteria "dematerializzata".

«Sono partito dalla mia esperienza personale, visto che sono stato a lungo dirigente di una società sportiva - spiega - conosco l'importanza delle lotterie, e in generale del fundrising, per la sopravvivenza delle realtà no profit».

Insieme ad un'azienda informatica, la Ensy Srl di Trento, Rossaro ha creato un portale, lotteriaperilsociale.it, dove è possibile organizzare la riffa online: «Funziona come una lotteria normale - continua Rossaro - le associazioni devono seguire le normali procedure autorizzative. I ticket vengono poi venduti virtualmente, sul portale o direttamente dagli organizzatori, e gli acquirenti ricevono sulla mail i numeri acquistati».

Un sistema che rende anche più semplice l'individuazione dei vincitori. La prima lotteria si è svolta a Rovereto lo scorso dicembre, ma successivamente anche realtà di Genova, Siena e Milano hanno chiesto ospitalità sul portale. Il sito, naturalmente, è senza finalità di lucro: «Chiediamo solo un piccolo contributo per la copertura dei costi», conclude Rossaro.

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