Danni del maltempo di luglio in Trentino: si possono chiedere i contributi
La giunta ha anche fissato al prossimo 15 ottobre il termine per presentare le domande per gli aiuti riguardanti opere danneggiate o distrutte dalla tempesta Vaia del 2018
TRENTO. Via libera della giunta provinciale ai contributi per sostenere i cittadini che hanno subito danni alle abitazioni durante gli intensi fenomeni di maltempo del luglio scorso, in Trentino.
Gli aiuti - si legge in un comunicato - seguono gli eventi meteorologici di forte intensità avvenuti nelle giornate del 7, 8 e 13 luglio 2021, in seguito ai quali è stato dichiarato lo stato di calamità in numerosi Comuni trentini.
La spesa presunta è stata quantificata in 200.000 euro.
Per le spese relative agli interventi sugli immobili, l'importo massimo è pari a 100.000 euro.
Non sono ammissibili a contributo le spese inferiori a 500 euro (Iva compresa). Per le spese relative ad arredi ed elettrodomestici, le spesa sono ammissibili da 250 euro e non superiori ai 20.000 euro.
Lo stato di calamità era stato dichiarato nei Comuni di Arco, Dro, Nago-Torbole, Riva del Garda, Frassilongo, Levico Terme, Bieno, Borgo Valsugana, Carzano, Castel Ivano, Castelnuovo, Castello Tesino, Cinte Tesino, Grigno, Novaledo, Ospedaletto, Pieve Tesino, Roncegno Terme, Ronchi Valsugana, Samone, Scurelle, Telve, Telve di Sopra, Torcegno, Folgaria, Lavarone, Luserna e Trento.
Sempre oggi, la giunta ha fissato al 15 ottobre 2021 il termine per la presentazione delle domande di contributo relative agli interventi connessi alle conseguenze della tempesta Vaia, che ha colpito il Trentino nell'ottobre del 2018.
A quanto informa una nota, l'esecutiva ha adeguato gli interventi oggetto di contributo alle scadenze fissate dai decreti di finanziamento statale e alla relativa programmazione triennale 2019-21.
Con delibera del giugno scorso era stato apportato l'ultimo aggiornamento ai criteri per la concessione dei contributi per la "Ricostruzione o di riparazione delle opere danneggiate o distrutte a seguito della calamità, anche per la realizzazione di nuove opere o interventi di interesse pubblico indispensabili per la stabilità e la messa in sicurezza, idraulica e idrogeologica, e per la difesa fitosanitaria delle aree territoriali colpite dall'evento calamitoso", con la possibilità di presentare domanda per gli interventi di "rimboschimenti quali interventi complementari alla gestione dell'emergenza".
[Nella foto, danni dei temporali del luglio scorso a Vigolo Baselga]