Concerto di Vasco, le ruspe al lavoro; ci staranno 120 mila persone? De Col: «Sì, ma è un lavoro che richiede tempo» - VIDEO
I bagni per 120 mila persone, un’area di un chilometro tutto intorno per lo sfollamento, a San Vincenzo solo a piedi, i parcheggi al Not, Zuffo e Italcementi: ecco l’area per l’evento più grande mai realizzato in Trentino
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TRENTO. Le ruspe ci sono. E hanno cominciato a lavorare per predisporre l'area di 26 ettari destinata ad ospitare la Trentino Music Arena individuata dalla Provincia per il concerto di Vasco Rossi del 20 maggio 2020.
Chi va a vaccinarsi al drive through di via San Vincenzo le può vedere all'opera. E il capo della protezione civile della Provincia, Raffaele De Col, incaricato dell'improba impresa di convertire i campi in un'area da concerto capace di ospitare 120mila fans (e proprio il numero suscita forti perplessità), con tutto ciò che serve per accogliere in sicurezza un fiume di persone più numeroso dei residenti in città, promette che: «I lavori penso che saranno finiti entro aprile i primi di maggio».
Ingegner De Col, sul sito di VivaTicket, dove vengono venduti i biglietti per il concerto di Vasco, è comparsa la mappa del palco con i settori del pubblico. Ma sembra molto piccola, come ci stanno 120mila persone?
Quella mappa non ha le dimensioni reali. Serve solo per indicare i settori per la vendita dei biglietti. Posso confermare però che, come indicato in quella mappa, intendiamo mettere il palco a sud e il pubblico verso nord. Ma non abbiamo preso una decisione definitiva perché stiamo ancora verificando la fattibilità delle varie soluzioni.
A che punto siete con i lavori?
Stiamo facendo tutta l'attività di pulizia dell'area, perché abbiamo trovato un po' di tutto, poi cominceremo con la sistemazione, quando avremo concordato anche con il Comune tutti gli interventi, perché sono necessarie delle autorizzazioni comunali. Comunque penso che ultimeremo la sistemazione per fine aprile.
Può spiegare quali sono i lavori necessari per rendere adeguata l'area di San Vincenzo?
Va detto che da un punto di vista realizzativo si vedrà solo un grande prato verde con delle postazioni per il palco e i punti dove mettere i servizi. Non si vedrà nient'altro, perché non è che stiamo allestendo uno stadio.
Ma riuscirete a farci stare 120mila persone?
Il progetto è farci stare 120mila persone. Noi contiamo di usare tutta l'area di 26 ettari, ma va tenuto presente che più di metà è utilizzata per le vie di fuga e lo sfollamento.
Compresa quella dove ora c'è il centro vaccinale?
Quelli sono solo 2 ettari su 27. È nulla. E poi si trova a nord, non è quello il problema. Il problema è l'organizzazione degli spazi per la gestione delle persone.
Avete deciso come questa marea di persone potrà riuscire ad arrivare e accedere all'area per il concerto? Dove si parcheggeranno le auto?
Per i parcheggi utilizzeremo tutte le aree disponibili in zona. Dall'area Zuffo, a quella dove si realizzerà il Not, all'area ex Italcementi. Le aree libere saranno occupate per quelle due tre giornate, come è accaduto per l'adunata degli alpini. Lo schema sarà un po' lo stesso.
Una volta parcheggiata l'auto si va a piedi?
Si arriverà solo a piedi. Pensiamo che sia necessario almeno un perimetro di un chilometro di sfollamento. Contiamo di chiudere parzialmente anche la tangenziale e le persone a piedi accederanno all'area dalla strada San Vincenzo. Poi è possibile che ci siano anche delle navette, che però arriveranno fino a un chilometro di distanza che si dovrà percorrere a piedi.
Quali sono gli interventi da concordare con il Comune?
C'è il tema della compatibilità urbanistica e dell'organizzazione dell'ingresso e uscita dal suolo pubblico. Dobbiamo allestire i servizi igienici per 120mila persone e lo smaltimento delle acque, i punti di diffusione del suono, gli impianti luci, poi ci sono tutti gli interventi per la sicurezza. Tutto questo richiede tempo.