Vaia / Le opere

Ricostruire tre anni dopo la tempesta: dai vivai provinciali più di 350mila piante

Il Piano degli interventi di sistemazione idraulico-forestale prevede lavori per  milioni di euro

di Paolo Micheletto

Entro fine anno nei distretti forestali più colpiti dagli schianti saranno rimboschiti oltre 300 ettari. Prima di Vaia venivano favoriti i processi di rinnovamento naturale del bosco, ma la tempesta ha portato a dover riconsiderare il ruolo dei vivai forestali del Casteller (a Trento) e di San Giorgio (Borgo Valsugana).

Vaia, tre anni dopo: così si ricostruiscono i boschi in Trentino

Entro fine anno nei distretti forestali più colpiti dagli schianti saranno rimboschiti oltre 300 ettari. Ecco come.

La richiesta di piante forestali è infatti aumentata e questo ha comportato l’adozione di una specifica programmazione: nel solo 2021 è stata così raggiunta una disponibilità totale di circa 355.000 piante, per la maggior parte larice e abete rosso a cui si aggiungono in minor quantità pino cembro, faggio e altre latifoglie.

Per il 2022 e 2023 l’obiettivo è di produrre una maggiore quantità di piante latifoglie di corredo come tiglio, acero e sorbo. Le piante messe a dimora serviranno a proteggere i versanti e a tutelare il paesaggio. Caterina Gagliano (Servizio Foreste della Provincia): «Siamo riusciti a realizzare una veloce stima dei danni, indispensabile per una progressiva ricostruzione - spiega la dottoressa Gagliano - Il Piano di azione della Provincia prevede tutte le azioni di ripristino, con la priorità alla funzione protettiva del bosco dalla caduta sassi e dalle valanghe».

La Provincia interverrà per aumentare la resilienza delle aree forestali e migliorare la stabilità del suolo. Ad oggi sono stati spesi 17 milioni di euro per gli interventi di adeguamento e ripristino e per la nuova realizzazione di infrastrutture forestali. Altri 17 milioni di euro di nuove risorse sono stati inoltre stanziati dalla Giunta per la manutenzione di alvei e versanti, oltre che per la realizzazione di nuove opere di sistemazione idraulica e forestale: lo prevede il secondo aggiornamento del Piano degli interventi di sistemazione idraulico-forestale 2019-2023, che ha portato a quota 97,3 milioni le risorse stanziate nel quinquennio per finanziare anche parte degli interventi urgenti sul reticolo idrografico e le opere di difesa a seguito della calamità dell’ottobre 2020. Per il biennio 2020-2021 sono state previste inoltre le risorse destinate a finanziare gli interventi urgenti sul reticolo idrografico e le opere di difesa, per un importo complessivo di 4,5 milioni di euro, con interventi sul torrente Sarca a Campiglio e Preore, sul Rio Rotian a Dimaro, sul torrente Cadino nel Comune di Castello-Molina di Fiemme, sul rio Sadole a Ziano di Fiemme e sul torrente Leno e affluenti in Vallarsa.

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