Caso Tenni, ucciso ad Ala da un colpo di pistola di un carabiniere: per la Procura fu un incidente
Il filmato della “bodycam” e la ricostruzione balistica confermano: il militare sparò per terra, ma la vittima «intercettò» la pallottola muovendosi, si va verso l’archiviazione
ALA. Per la Procura della repubblica di Rovereto la morte di Matteo Tenni, ucciso il 9 aprile scorso per un colpo di pistola sparato da un carabiniere della stazione di Ala, è stato un incidente.
Per gli inquirenti l'autopsia e la ricostruzione degli investigatori confermerebbero infatti che il militare - per fermare l'uomo che si stava scagliando contro la pattuglia che l'aveva fermato - avrebbe sparato verso il basso, in terra. Ma Tenni, muovendosi in quella fase concitata, avrebbe intercettato il proiettile che l'ha colpito alla gamba.
Aggredisce con un'accetta i carabinieri che sparano: muore un 44enne
Un uomo di 44 anni è morto a Pilcante di Ala dopo uno scontro con i carabinieri che aveva aggredito brandendo un’accetta. Uno dei carabinieri ha esploso un colpo di pistola che ha colpito a morte l’uomo.
La pm Viviana Del Tedesco, dopo aver studiato gli atti in ogni dettaglio, non ha ravvisato colpe per l'esponente dell'Arma, nemmeno per un'imputazione di eccesso di legittima difesa. E infatti ha chiesto al gip di archiviare il procedimento.
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