Il consigliere leghista Job contro i vaccini, Fugatti: «Parole inaccettabili»
In una intervista per l’ufficio stampa del Consiglio provinciale l’albergatore aveva detto di voler andare avanti con i tamponi «piuttosto che con un vaccino magari è scaduto da mesi»
TRENTO. «Quello che ha detto Ivano Job è inaccettabile. Davvero inaccettabile». Il presidente Maurizio Fugatti, pochi minuti dopo aver ricevuto la dose booster e poco dopo essersi speso, ancora una volta, per la campagna vaccinale, commenta le parole del collega Ivano Job. Il consigliere della Lega (vedi l'Adige di ieri) aveva infatti sostenuto in un'intervista "ufficiale", realizzata all'interno delle rubriche del consiglio provinciale, che «i tamponi sono più sicuri di vaccini magari "scaduti" da mesi. Io ho scelto di non vaccinarmi, ma faccio da 19 mesi (dalla guarigione dal Covid) il controllo degli anticorpi. Per il turismo e sulle piste da sci è meglio utilizzare il tampone».
Fugatti, da presidente della Provincia e compagno di partito di Job, scrolla la testa. «Soprattutto in questa fase, con centinaia e centinaia di trentini che a titolo volontario si stanno mettendo in gioco per la maratona vaccinale, quelle parole sono inaccettabili». Il presidente sottolinea anche che «ognuno è libero di avere le proprie opinioni, per carità. Ma in questo momento sentire quelle frasi da una voce istituzionale...».
D'altra parte Fugatti non si è mai "scagliato" contro i no vax, riconoscendo sempre a tutti la libertà di esprimere le proprie opinioni e di agire come ritenevano più opportuno. Come accennato ieri il presidente ha voluto dare il via libera in prima persona al nuovo centro vaccinale di Lavis, allestito presso i capannoni della Protezione civile: via la camicia ed ecco la dose booster di Moderna. Come lui anche il vicepresidente Mario Tonina e l'assessore Mattia Gottardi.
IL VIDEO DI JOB