La protesta dei no-vax e no-green pass: oggi erano poco più di 300, gli «irriducibili» contro medici, giornalisti e governo VIDEO
Ritrovo in piazza Dante, poi hanno "sconfinato" con un corteo fino al Tribunale: dure accuse dagli organizzatori a quelli che "sono qui a protestare ma magari hanno il green pass in tasca". Perchè, sostengono, "questa è una guerra"
TRENTO. Erano meno del solito, circa 350, oggi a Trento, a manifestare in piazza Dante. La manifestazione per le vie di Trento degli irriducibili no-Green Pass anche oggi ha disatteso l’obbligo di «sit in stanziale», per dirigersi al tribunale di piazza Venezia.
Un altro momento in cui sono state ribadite le parole che ormai da mesi il gruppo ripete con forza: “giù le mani dal lavoro”, “la gente come noi non molla mai” e così via.
Partecipazione che tuttavia, come prevedibile, è andata calando nell’ultimo periodo: la campagna vaccinale infatti prosegue e, considerando soprattutto la stretta legata al Super Green Pass, c’è chi ha deciso di sciogliere le riserve e sottoporsi all’inoculazione. Con un duro anatema degli organizzatori: «Questa è una guerra – è stato detto al megafono – e si combatte fino in fondo», contro quella che chiamano «una dittatura». E un invito a «guardare in mezzo a noi, quelli che sono qui a protestare ma hanno magari il green pass in tasca di nascosto».
In piazza slogan contro i giornalisti, e soprattutto contro l’odiato nemico Mario Draghi.
I manifestanti dopo aver percorso via Romagnosi e superato piazza Mostra hanno come detto raggiunto il tribunale, dove si sono succeduti una serie di interventi.
Nel mezzo, qualche comprensibile disagio al traffico comunque ben gestito dalle Forze dell’ordine, che tuttavia si sono tenute sempre pronte nel caso in cui qualcuno, come accaduto in passato, avesse cercato di entrare in centro storico.
Come sempre, in testa al corteo il sindacalista Ezio Casagranda, dell’USB ma diffidato dal suo stesso sindacato dall’esprimere posizioni per conto di USB.