Obbligo di vaccino per insegnanti e personale scolastico, Bisesti: «Pronti a sospendere chi non è in regola»
Non basta il tampone. Da mercoledì scatta l’obbligo, e dal 20 dicembre la Provincia farà partire le lettere. Problema «buchi» nell’organico? «Attingiamo alle liste d'istituto, e per gli Ata c’è il Progettone»
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TRENTO. La Provincia applicherà immediatamente le disposizioni che impongono l'obbligo vaccinale per il personale della scuola. Nessun tentennamento dunque per poi rimandare il problema delle eventuali carenze negli organici a dopo le vacanze di Natale.
A prendere una posizione netta è l'assessore provinciale all'istruzione, Mirko Bisesti, che ribadisce come tutto sia orientato a garantire un punto: la continuità della didattica in presenza.
A partire da mercoledì, ogni lavoratore non in regola ha cinque giorni di tempo per definire la propria posizione. Attorno al 20 dicembre, dunque, quando saranno esauriti i tempi tecnici per la verifica del personale non vaccinato, la Provincia intende far scattare le sospensioni dal servizio. «Certo, - sostiene Bisesti - il problema va affrontato già dal 20 e non ha alcun senso rimandare la questione a dopo le vacanze».
Il pensiero di Bisesti si basa innanzitutto sull'analisi preventiva della situazione che sarà definita mercoledì, giorno in cui le nuove disposizioni diventeranno legge e sarà pertanto possibile un conteggio definitivo delle defezioni. Non basterà più il green pass per lavorare a scuola, ma come succede già per i sanitari, occorrerà essere vaccinati.
«Dopo uno scambio di informazioni con il dipartimento, non ci sono grandi preoccupazioni in vista dell'entrata in vigore dell'obbligo vaccinale - afferma l'assessore - La situazione appare sotto controllo e anche la percezione che ci viene riferita dalle singole scuole va in questi senso». Nell'edizione di ieri, però, da parte dei dirigenti scolastici qualche preoccupazione era emersa, anche con la possibile creazione di una ventina di "buchi" per un singolo istituto.
Perplessità sono stata espresse anche dai sindacati. Secondo Bisesti però le contromisure già disponibili possono dare una risposta adeguata anche nei casi numericamente più pesanti. «Va tenuto conto - dice - che per rispondere alle problematiche Covid e alla richiesta del green pass era già stato creato un potenziamento di organico. Un sistema organizzativo che ha consentito di dare risposte adeguate non soltanto per la componente degli insegnanti ma anche per tutto il personale amministrativo e per quello ausiliario. Per quest'ultimo, ad esempio, abbiamo potuto attingere in alcuni casi anche da iniziative come il Progettone».
Resta il fatto che ora è attesa una circolare per regolare l'entrata in vigore di tutte le novità. «Nei giorni scorsi - approfondisce l'argomento Bisesti - c'è stato un incontro con i dirigenti scolastici e la circolare riassumerà quanto emerso in quella sede, finalizzando le nostre azioni all'obiettivo principale che è quello di garantire la continuità delle lezioni in presenza».
Ma quali altre misure potrebbero essere messe in campo, qualora si registrassero delle carenze negli organici? «Uno strumento - prosegue l'assessore - sarà dato dalla possibilità di attingere alle liste create in ogni singolo istituto. Attendiamo di definire la situazione mercoledì ma, come già dimostrato con l'entrata a regime dell'obbligo di green pass, la scuola trentina ha sempre risposto bene in questo periodo di difficoltà».