Provincia, altre polemiche sul concerto di Vasco Rossi: le minoranze chiedono una seduta straordinaria per discutere della sicurezza
L'opposizione (prima firmataria Sara Ferrari del Pd) aveva proposto di inserire il punto fra i primi all'ordine del giorno della prossima seduta (18 gennaio) ma la maggioranza lo voleva inserire in coda
IL NODO Questione sicurezza: verso un vertice Ianeselli-Fugatti
BONFANTI "Vasco Rossi e lo staff amareggiati per le polemiche"
IL QUESTORE «Per le valutazioni serve al più presto il progetto definitivo»
IL CASO Concerto di Vasco Rossi, la Commissione boccia l’area
TRENTO. Una seduta straordinaria del consiglio provinciale per affrontare la questione del concerto di Vasco Rossi, in programma a Trento il 20 maggio prossimo.
Lo chiedono le minoranze - prima firmataria Sara Ferrari (Pd) - che oggi, 10 gennaio, hanno depositato anche la richiesta di inserire (al quarto punto dell'ordine del giorno consiliare) comunicazioni della giunta sui problemi di sicurezza e relativa autorizzazione per il grande concerto di Vasco Rossi, in programma nell'area San Vincenzo.
I capigruppo di maggioranza - prosegue la nota - hanno però fatto prevalere la loro decisione di porre questo tema in coda a tutto l'ordine del giorno delle sedute di gennaio.
Per reazione i capigruppo di opposizione hanno allora preannunciato la richiesta di una seduta straordinaria di consiglio, che si dovrà tenere nel giro di 15 giorni.
Inutile l'auspicio di una mediazione - formulato dal presidente Walter Kaswalder e sostenuto da Pietro De Godenz - per evitare la prospettiva di una seduta aggiuntiva di consiglio e di tensione ostruzionistica in aula.
Il presidente Kaswalder ha riunito stamane i capigruppo consiliari.
Il consiglio - precisa una nota - si riunirà per la prima volta nel 2022 il 18, 19 e 20 gennaio prossimi.
Si è deciso che dopo il question time e l'improbabile elezione suppletiva del vicepresidente (vacante dalle dimissioni di Alessandro Olivi), l'assemblea legislativa affronterà senza tempi contingentati l'esame del ddl 114 di Giunta, un testo tecnico con norme sugli impianti di radio e telecomunicazione e altre.
Se verrà superato questo punto (gravato da emendamenti e proposte di ordine del giorno, potenzialmente ostruzionistici), seguirà la fitta serie di disegni di legge già in attesa di trattazione: ddl 15-24, ddl 92 e 111, tutti in materia scolastica; ddl 25 sul benessere familiare (Rossi e altri); i ben noti e controversi testi sulla terza preferenza di genere nel voto provinciale (ddl 5 e 80 più ddl 89 ancora in materia elettorale); ddl 34 di Marini sul crimine organizzato.
Da ultimo, il ddl 95/XVI di Lucia Coppola su scuola e ambiente.