Trasporti / Opere

Tav, non solo galleria di Trento: finanziato dalle ferrovie lo studio di fattibilità del bypass ferroviario di Rovereto

L’annuncio di Fugatti, che dà notizia anche del completamento della fattibilità per la Rovereto-Riva. Nel finanziamento inseriti anche la Feltre-Primolano e il collegamento dell’aeroporto Catullo con il lago di Garda

ROVERETO. Bypass ferroviario di Rovereto, finanziato da Rfi lo studio di fattibilità

Lo ha annunciato oggi il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti: «Sul tema della circonvallazione ferroviaria di Rovereto, Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha finanziato uno studio di fattibilità, così come richiesto nei mesi scorsi dall’Amministrazione provinciale su proposta del Consiglio comunale della città. L’iniziativa è stata infatti inserita nel Documento strategico dell’infrastrutturazione ferroviaria, presentato alle Camere lo scorso 30 dicembre» ha detto Fugatti, intervenuto nel corso della conferenza d’informazione dedicata al quadruplicamento della ferrovia del Brennero, promossa dal Consiglio provinciale e alla quale hanno preso parte anche gli amministratori locali interessati dall’opera.

In merito al finanziamento dello studio di fattibilità del bypass ferroviario della città della Quercia, il presidente ha parlato di«un’ottima notizia, sintomo dei buoni rapporti che legano la Provincia autonoma di Trento, Rfi e le Amministrazioni del territorio, in un’ottica di sana collaborazione con l’obiettivo di portare importanti investimenti sul nostro territorio».

Per Rovereto, ci sono però problemi di natura idrogeologica: il tracciato proposto da Rfi in un primo momento, con una grande galleria sotto lo Zugna, è impraticabile per la presenza di un forte rischio geologico e un serio pericolo per le sorgenti che alimentano l’acquedotto di Rovereto. Lo studio finanziato dovrà quindi trovare una soluzione alternativa.

Oltre alla circonvallazione ferroviaria di Rovereto, come ha precisato il dirigente generale del Dipartimento territorio e trasporti Roberto Andreatta, il Documento strategico di Rfi prevede la redazione di studi di fattibilità anche per la tratta Primolano-Feltre e il collegamento tra l’aeroporto Catullo e il lago di Garda.

Finanziato lo studio sul bypass ferroviario di Rovereto

Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha finanziato uno studio di fattibilità sulla circonvallazione ferroviaria di Rovereto, così come richiesto nei mesi scorsi dall’Amministrazione provinciale su proposta del Consiglio comunale della città.

Si è concluso infine in questi giorni lo studio di fattibilità della tratta di 15 chilometri fra Rovereto e Riva del Garda, dal quale emerge come il carico medio giornaliero si attesterebbe a circa 7mila passeggeri, con punte di 10mila passeggeri al giorno nei mesi di luglio e agosto. Si tratta di coefficienti di riempimento che giustificano la realizzazione di questa infrastruttura.

Il presidente Fugatti ha parlato anche della circonvallazione di Trento, sulla quale è in corso il Dibattito pubblico iniziato a dicembre e che si concluderà a breve: «Stiamo affrontando una sfida molto impegnativa con procedure e strumenti assolutamente innovativi. Come abbiamo avuto modo di dire anche nel corso dei diversi incontri, l’invito rivolto dalla Provincia a Rfi è stato di compiere un ulteriore sforzo affinché vengano tenute in considerazione le criticità messe in luce nel corso del percorso partecipativo in collaborazione anche con il Comune di Trento».

Il progetto, incluso nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e finanziato per 930 milioni di euro, sarà realizzato entro la fine del 2026 e rappresenta una grande scommessa oltre che un’occasione di crescita e sviluppo per il Trentino. «Pur con tempi inusualmente ristretti rispetto a quello a cui siamo abituati – ha aggiunto Fugatti - il dibattito pubblico vuole garantire la necessaria trasparenza e condivisione su un’opera di importanza strategica non solo per il nostro territorio”. Il presidente ha inoltre riferito che presto incontrerà i sindaci a nord del capoluogo interessati dall’opera perché “il dialogo istituzionale deve essere costante e continuo, per ragionare sui progetti messi in campo ed approfondire le sollecitazioni delle comunità locali».

 

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