Sanità / La direzione

Tra i 22 in corsa per guidare l'Azienda sanitaria anche l'ex direttore di Bolzano: alla fine deciderà la giunta, Ferro in pole position

Al bando di concorso per la nomina di nuovo direttore si è arrivati dopo le dimissioni a sorpresa dell'attuale direttore del servizio ospedaliero provinciale, Pier Paolo Benetollo, quest'ultimo nominato dopo l'addio dell'ex direttore generale Paolo Bordon

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di Patrizia Todesco

TRENTO. Sono 22 i professionisti che hanno presentato domanda per diventare direttore generale dell'Azienda sanitaria trentina. 22 professionisti che arrivano da ogni parte d'Italia ma non dal Trentino. In realtà ben pochi tra i trentini o tra coloro che lavorano in Apss, avrebbero il requisito necessario, ossia l'iscrizione all'albo dei direttori generali, ma anche chi ce l'ha, non l'ha fatto.

Solo l'attuale direttore facente funzioni, il veneto Antonio Ferro, fortemente voluto nei mesi scorsi dall'attuale giunta, si è proposto come era ovvio che fosse. Tra coloro che aspirano a guidare l'Azienda sanitaria ci sono però anche nomi di un certo rilievo. Tra i più conosciuti c'è quello di Thomas Schael, già direttore dell'Azienda sanitaria altoatesina e attualmente direttore generale in Abruzzo dell'Azienda sanitaria Lanciano Vasto.

Di origini germaniche, ingegnere, Thomas Schael aveva guidato l'Azienda altoatesina dal 2015 al 2018. Il contratto era stato interrotto a causa della mancata copertura assicurativa dei medici. Tra i nomi di peso che avrebbero presentato domanda c'è anche quello di Antonio D'urso, direttore generale dell'Asl Toscana Sud Est, il cui mandato in Toscana terminerebbe l'8 marzo 2022. Altri nomi d'esperienza sono quelli di Massimo Giupponi, direttore generale dell'Ats Bergamo in Lombardia e di Giovanni Maria Soro, attualmente direttore operativo centrale dell'IRCCS Maugeri di Pavia.

Naturalmente l'aver presentato domanda non vuol dire che i soggetti poi accetteranno eventuali incarichi o si presenteranno ai colloqui. Il numero delle domande è comunque basso rispetto al passato se si pensa che quando venne nominato il direttore generale Paolo Bordon i candidati furono ben 102. L'iter dovrebbe concludersi per fine febbraio, inizio marzo.

Al momento sono pronti i nomi dei tre professionisti che faranno parte della commissione esaminatrice, uno designato dalla Provincia, uno dall'Università degli Studi di Trento di riconosciuta competenza in ambito sanitario o dell'organizzazione sanitaria e uno designato dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.

É attesa a breve la delibera della provincia che li ufficializzerà. A quel punto la Commissione esaminerà i curricula dei soggetti, provvederà ad effettuare i colloqui e poi presenterà alla giunta la rosa dei candidati, nell'ambito della quale verrà scelto il nominativo che presenti le caratteristiche maggiormente coerenti con l'incarico da ricoprire.

«La Commissione valuterà prioritariamente le competenze possedute nella gestione di processi di trasformazione strategica ed organizzativa, i ruoli di management svolti in diversi contesti aziendali con attivi rapporti anche con l'Università, lo sviluppo della carriera professionale, la dimensione delle strutture e i fattori produttivi gestiti negli ultimi dieci anni. Dovrà inoltre verificare le esperienze maturate in contesti territoriali con peculiarità specifiche quali: comuni di piccole dimensioni e con bassa densità abitativa nonché con picchi di assistiti legati alla stagionalità turistica».

Un requisito, quest'ultimo, che sembra essere scritto appositamente per favorire chi ha già una buona conoscenza del nostro territorio o di un territorio montano analogo. Al bando di concorso per la nomina di nuovo direttore si è arrivati dopo le dimissioni a sorpresa dell'attuale direttore del servizio ospedaliero provinciale, Pier Paolo Benetollo, quest'ultimo nominato dopo l'addio dell'ex direttore generale Paolo Bordon.

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