Nuovi parcheggi per le bici in piazza Duomo? Per il Comune è impossibile: altre rastrelliere deturperebbero lo spazio
Dopo la risposta del sindaco Franco Ianeselli, resta critico il consigliere Michele Brugnara che chiedeva l'installazione anche in altre aree del centro di «archetti bici e punti di ricarica per quelle elettriche, vista anche la forte crescita del cicloturismo»
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TRENTO. Piazza Duomo troppo bella per le biciclette? Parrebbe proprio di sì, o almeno questo è quello che emerge dalla risposta del Comune di Trento all'interrogazione del consigliere Michele Brugnara che, «a causa della forte crescita del cicloturismo» chiedeva l'installazione di «archetti bici in Piazza Duomo e negli altri poli di attrazione per il turismo, e punti di ricarica per bici elettriche».
Per il sindaco Franco Ianeselli, raddoppiare le rastrelliere non è però possibile.
E questo perchè «piazza del Duomo è un bene pubblico soggetto a vincolo diretto di tutela artistica , come peraltro vincolati sono i palazzi che la circondano. Il Palazzo Pretorio è infatti soggetto a vincolo diretto di tutela artistica come vincolata è la Chiesa Cattedrale Romano-Cattolica di S. Vigilio».
L'analisi urbanistica è impietosa: «Il lato nord della piazza risulta essere occupato da plateatici e da posti "auto carico" e scarico (in parte già occupati dai predetti plateatici). L'angolo nord-est è una zona di elevato passaggio oltre che di ingresso alla piazza e, pertanto, non risulta opportuno posizionarvi alcun manufatto.
Il lato ovest è già in gran parte occupato dai plateatici dei pubblici esercizi.
Il lato sud è interamente occupato dalla Chiesa Cattedrale Romano-Cattolica di S. Vigilio mentre il lato est è interamente occupato da palazzo Pretorio e dalla Torre civica».
Ecco perché gli unici stalli per le biciclette compatibili con la piazza si trovano «lungo il fronte di Palazzo Pretorio in prossimità del parapetto in ferro, che in parte le mimetizza».
In questa zona ci sono fioriere e panchine,«pertanto, non si ritiene opportuno posizionare ulteriori posti bici: Piazza Duomo va preservata nella sua integrità e unicità». Una soluzione è dunque quella di «studiare un "sistema della sosta delle biciclette" limitrofo alla piazza che incoraggi l'utilizzatore a parcheggiare nelle aree circostanti la stessa».
Quanto all'archetto, «dovrà configurarsi come elemento di arredo urbano».
Ianeselli dunque rimanda «alla redazione del Biciplan, che individuerà i punti strategici per le "pompe per gonfiare le gomme delle biciclette", le "stazioni di ricarica delle bici elettriche" ed eventuali "itinerari turistici dedicati ai cicloturisti"».
Quanto alla richiesta di "raddoppio del cicloparcheggio di Piazza Dante", nel corso del 2022 «verranno posizionati dei ciclobox per il ricovero protetto e sicuro delle biciclette in punti strategici della città (parcheggio Monte Baldo, Parcheggio San Severino, Parcheggio Via Canestrini, Piedicastello, Via Unterveger, Parcheggio ospedale Santa Chiara) ed è in fase di valutazione il posizionamento di quello previsto alla stazione ferroviaria Trento-Malè; tali localizzazioni sono di carattere temporaneo e sperimentale.
Questa serie di risposte non convince affatto Brugnara che rimarca come «in Piazza Duomo si tengono comunque eventi di ogni tipo ogni settimana».
E rilancia: «Manca solo che si faccia la festa della polenta! Eppure dieci eleganti archetti portabici da arredo urbano non possono andare bene perché deturperebbero la piazza. Il risultato è che comunque le bici vengono abbandonate o appoggiate alla stessa Cattedrale, oppure sui marciapiedi proprio davanti a bar e ristoranti».