Accoglienza delle persone disabili, hotel trentini indietro «anni luce» rispetto all'Alto Adige
In commissione consiliare un disegno di legge di Ambrosi, ma la realtà è desolante: «Sul sito dell’accessibilità solo due strutture, a Bolzano sono centinaia», lì hanno lavorato molto con i fondi europei
TURISMO Mancano lavoratori: «In Trentino prendono un quarto in meno che in Alto Adige»
MARKETING Nuovo piano di promozione, 33 milioni in tre anni per sostenere il turismo
TRENTO. Il Trentino è indietro anni luce rispetto all'Alto Adige nell'accoglienza delle persone disabili nelle strutture turistiche.
Lo ha spiegato Enzo Bassetti, presidente Unat (Unione albergatori) nel corso delle audizioni in seconda commissione in merito del disegno di legge presentato da Alessia Ambrosi, consigliera di Fratelli d'Italia, per introdurre incentivi per promuovere e migliorare l'offerta turistica rivolta ai disabili e alle loro famiglie.
Bassetti ha detto che Unat da mesi sta lavorando sull'accessibilità ed è stata fatta una ricerca su quello che viene fatto sull'arco alpino ed è emerso che il Trentino non si trova, su questo settore, ai primi posti che, anche in questo caso, sono invece occupati dall'Alto Adige.
«I cugini sudtirolesi - ha evidenziato Bassetti - hanno lavorato e investito (anche con fondi europei) su questo tema per anni e basta guardare il sito "Alto Adige per tutti" per capire il livello raggiunto a nord di Salorno sul turismo per portatori di disabilità. C'è, ha detto ancora Bassetti, un'informazione capillare, addirittura sui percorsi accessibili in montagna. In Trentino, invece, il sito "Trentino pertutti" ha visto l'adesione di due soli alberghi contro le centinaia del vicino Alto Adige. Manca una regia, che deve iniziare dai finanziamenti, per arrivare ad un sistema informativo organico. In Alto Adige, inoltre, si parla di turismo accessibile per tutti i settori, non solo gli alberghi. Quindi, ci vuole un soggetto promotore che raccolga i dati per la creazione di un prodotto univoco».
Roberto Pallanch, direttore dell'Associazione albergatori, ha sostenuto invece che «il Trentino è già orientato verso l'accoglienza di questi turisti e pochissime sono le strutture non accessibili». Il direttore dell'associazione albergatori ha affermato inoltre che, effettivamente, il portale "Trentino per tutti" va rilanciato perché è stato trascurato».
Thomas Toniolatti, referente del Movimento autonomo agenzie di viaggio, ha detto di condividere appieno il disegno di legge e ha ricordato che le agenzie sul settore disabilità stanno lavorando da tempo seppur con fatica perché spesso non si trovano strutture adeguate. Il Trentino, anche su questo, ha aggiunto, dovrebbe cogliere l'occasione delle Olimpiadi 2026 e ha ricordato che i numeri (un potenziale in Europa di 104 milioni di turisti) spingono a tenere in grande considerazione il turismo accessibile. E per farlo, ha aggiunto, si deve operare un cambiamento culturale anche per cancellare i pregiudizi.
Toniolatti ha concluso dicendo che l'iniziativa del disegno di legge Ambrosi può fare del Trentino un traino, anche dal punto di vista della legislazione, per le regioni italiane più arretrate. Un passo avanti, ha aggiunto, anche in termini di diritti perché va data a tutte le persone e a tutte le famiglie la possibilità di fare turismo. Condivisione è stata espressa anche dai sindacati e da Luciano Rizzi coordinatore delle Apt.
Le audizioni proseguiranno nella prossima riunione della commissione prevista per il 22 febbraio, prima di procedere al voto.
La Giunta non si è ancora espressa nel merito ma la consigliera proponente, Alessia Ambrosi si mostra fiduciosa: «A livello nazionale i ministri della Lega, Stefani e Garavaglia, hanno presentato interventi analoghi per l'offerta turistica alle persone disabili, che sono anche gli anziani o chi anche temporaneamente, per incidenti o infortuni si trova con difficoltà motorie. Confido dunque che il disegno di legge possa essere ampiamente condiviso».