Mega elettrodotto Borgo-Lavis, ancora tutto fermo: il ministero non ha dato il via libera a Terna
La risposta di Tonina a una interrogazione di Zeni: i lavori dovevano partire nel 2021 e concludersi nel 2023, e invece slitta tutto almeno di un anno: energia necessaria per i treni della Tav
MARZOLA Il nuovo elettrodotto e tanti punti di domanda
INTERVISTA Valsugana, il comitato che chiede l'interramento della linea
TRENTO. Il nuovo elettrodotto a 220 kV Lavis/Borgo? Terna spa sta sollecitando il Ministero della Transizione Ecologica (ex Ministero dell'ambiente) a convocare la Conferenza dei servizi finale. Che avrebbe già dovuto tenersi, ma si sa: il Covid ha rallentato tutto, facendo diventare lunghissimi, quasi eterni, tempi che già non si contavano in mesi.
Sono passati infatti 11 anni da quando la società ha assicurato che a breve avrebbe completato il progetto definitivo. In ogni caso, se l'autorizzazione allo spostamento dell'elettrodotto che attualmente attraversa ben 220 centri abitati (piccoli o meno) sarà rilasciata «entro la primavera-estate di quest'anno, i lavori per la variante progettata potrebbero essere avviati nel 2023 per essere conclusi nel 2024»: lo scrive il vicepresidente e assessore all'urbanistica, ambiente e cooperazione della Provincia Mario Tonina, nella risposta data l'11 febbraio al consigliere provinciale del Pd Luca Zeni.
Zeni aveva chiesto il 20 gennaio a che punto fosse l'iter, visto che a una precedente interrogazione del 2020, lo stesso Tonina aveva risposto che i lavori avrebbero potuto essere avviati entro il 2021 e conclusi entro il 2023.
Nel suo atto l'esponente democratico ricordava che nel corso del 2021 la Provincia aveva escluso modifiche al progetto concordato con Terna, nonostante le richieste di interramento arrivate da diversi comitati attivi in Alta Valsugana, sia per l'aumento dei costi sia per evitare il rischio di un allungamento indefinito dei tempi previsti per lo spostamento, rispetto a una linea per cui da almeno 15 anni un comitato perginese si batte per lo spostamento, visto che i tralicci passano sopra molte case e che l'elettrosmog fa paura e preoccupa molti.
Anni trascorsi in attesa da una parte, nel timore di nuovi impatti ambientali dall'altra: entro il mese di settembre 2012 avrebbe dovuto essere conclusa la progettazione, i lavori di spostamento dovevano essere fatti entro il 2016. Sono passati 6 anni. Si vedrà se il 2022 sarà quello "buono".
Il nuovo elettrodotto è comunque una priorità, visto che la motivazione principale, oltre all’ammodernamento, è fornire l’energia elettrica necessaria per i treni Tav che percorreranno la linea del Brennero.
All’avvio dei lavori guardano anche i cittadini di Trento: collegato alla linea Borgo-Lavis, c’è anche l’intervento di sostituzione dell’elettrodotto sulla Marzola, con i tralicci che solcheranno la montagna ed est del capoluogo da Oltrecastello a San Rocco di Villazzano e Casteller.