Putin attacca l’Ucraina, arriva la condanna di Fugatti e del mondo sindacale trentino: "Sconvolti"
Il presidente della Provincia di Trento è durissimo contro i russi: “Trovo sconvolgente che nel 2022 ci troviamo ancora di fronte a uno scenario di guerra, lo trovo ancora più preoccupante di fronte a intere nazioni che sono state messe già a dura prova dal Covid”
IL CONFLITTO Putin minaccia il mondo
IL DRAMMA Le foto del conflitto in Ucraina
TRENTO. "L'aggressione militare della Russia nei confronti dell'Ucraina è da condannare fermamente. Non ci sono scusanti per quello che sta capitando nel Donbass. Trovo sconvolgente che nel 2022 ci troviamo ancora di fronte a uno scenario di guerra, lo trovo ancora più preoccupante di fronte a intere nazioni che sono state messe già a dura prova dal Covid che ha causato milioni di morti e messo a dura prova l'economia di famiglie e imprese".
Così si è espresso in un post su Facebook il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. "Mi auguro che non si risponda con le armi alla violenza, ma prevalga il dialogo, la diplomazia, ma soprattutto il buon senso di fronte a un conflitto che già sta provocando devastazione e morte anche nella popolazione civile", aggiunge Fugatti.
"Sono i civili, le donne, i bambini, le persone fragili a pagare il prezzo più alto di una guerra, e questo vale drammaticamente anche per l'Ucraina, oggetto di un folle attacco da parte della Russia. In queste ore drammatiche la priorità deve essere la salvaguardia di quei civili; per questo chiediamo al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, di attivare tutti i canali possibili per aprire subito corridoi umanitari con il Trentino".
Lo affermano, in una nota congiunta, Cgil, Cisl, Uil e Acli del Trentino, condannando l'offensiva delle truppe russe. "Non è con le armi che si costruiscono soluzioni in terre in cui vivono minoranze diverse. È importante che ci sia dalle cancellerie europee massima pressione per indurre Russia e Ucraina, con ogni mezzo civile possibile, a tornare al rispetto dell'accordo di Minsk", dichiarano i sindacati, annunciando l'intenzione di mobilitarsi insieme ad ampia parte della società civile trentina per chiedere un cessate il fuoco.