Stagione invernale in Trentino, non è andata bene come sperato, l’allarme degli Albergatori, «non c’è stata la normalità»
Il presidente Battaiola al Consiglio di categoria: «Le regole sanitarie hanno costituito un pesante freno al ritorno della normalità bloccando o frenando fortemente l'arrivo dei turisti stranieri»
TRENTO. «Il ritorno alla normalità non si è avuto con la stagione invernale e le aziende sono sofferenti: rimangono sotto i livelli pre-pandemici il numero degli arrivi e delle presenze turistiche, assolutamente mancante la clientela straniera che ha sempre contato molto; i flussi turistici e le prenotazioni sono stati molto discontinui, i bilanci aziendali si attesteranno confermando il livello di perdita sui fatturati dello scorso anno. Le regole sanitarie hanno costituito un pesante freno al ritorno della normalità bloccando o frenando fortemente l'arrivo dei turisti stranieri». Lo afferma - in una nota - il presidente dell'Associazione degli albergatori del Trentino (Asat), Giovanni Battaiola, dopo una riunione del Consiglio direttivo provinciale.
«Anche a fronte di un rapido allentamento e superamento dei vincoli sanitari negli altri Paesi, si auspica che si possa pervenire rapidamente ad analoghe decisioni in sede nazionale. La situazione sanitaria è nettamente migliorata e tentennamenti nella revisione delle regole vigenti provocherebbero ulteriori danni al turismo trentino avvantaggiando altri territori nostri competitori», continua il presidente.
Per quanto riguarda l'aumento dei costi energetici, Battaiola ha proposto la costituzione di una "Public company" che si ponga l'obiettivo di «uno sviluppo sinergico e sistemico di aree turistiche e di strutture alberghiere o turistiche».