Pd contro la Valdastico: “Opera obsoleta. Risoluzione per revocare la variante al Piano urbanistico della Giunta”
“La Valdastico è insostenibile non solo per l'ambiente, ma anche per i costi: si parla di miliardi di soldi pubblici, per un tratto paragonabile a quello che va da Bolzano a Bressanone, che non si ripagherà mai" ha specificato Giorgio Tonini
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TRENTO. Il gruppo del Pd in Consiglio provinciale di Trento ha ribadito, in conferenza stampa, la propria contrarietà alla Valdastico. A quanto specificato dalla capogruppo, Sara Ferrari, si tratta di "un no non ideologico, ma supportato dai fatti e dall'attualità, che vede l'opera infrastrutturale non solo obsoleta, ma anche incoerente con la visione futura dello sviluppo del Trentino".
L'intervento precede la discussione in aula sulla variante al Piano urbanistico provinciale (Pup) approvato in via preliminare dalla Giunta allo scopo di inserire la previsione di un collegamento autostradale tra Veneto e Trentino attraverso le Valli del Leno, con sbocco a sud di Rovereto e intersezione con l'autostrada del Brennero. "Non siamo quelli del no a priori, siamo favorevoli quando c'è evidenza di vantaggio, come nel caso della grande infrastruttura ferroviaria del Brennero che, nonostante le criticità, siamo convinti sia il tracciato del futuro dell'Europa, dell'Italia e della nostra Regione”.
E ancora: “La Valdastico è insostenibile non solo per l'ambiente, ma anche per i costi: si parla di miliardi di soldi pubblici, per un tratto paragonabile a quello che va da Bolzano a Bressanone, che non si ripagherà mai", ha specificato Giorgio Tonini. Per Alessio Manica, la Valdastico è "un'opera antistorica", per Luca Zeni non vi sarebbero reali ricadute sul territorio in termini di sviluppo economico, mentre per Alessandro Olivi rappresenterebbe un boomerang per le imprese trentine, "perché l'appalto - ha detto - andrebbe ad altre realtà esterne più attrezzate".
Il gruppo ha pertanto presentato una risoluzione volta a impegnare la Giunta a revocare la proposta di variante al Pup e a favorire investimenti coerenti con l'orizzonte di potenziamento del trasporto su rotaia.