TRENTO.,Per il 2022, la Provincia di Trento ha messo in campo 75.000 euro progetti annuali di promozione delle pari opportunità tra donne e uomini e 15.000 euro per le iniziative di sensibilizzazione.

Sarà garantito, in via prioritaria, il finanziamento di un progetto per ciascun distretto famiglia e comunità, attribuendo un punteggio specifico per il possesso di certificazione "Family in Trentino", "Family Audit" e "Family Audit executive".

È quanto emerso - riporta una nota - dalla conferenza stampa organizzata per informare sulle iniziative promosse dall'amministrazione provinciale per la Giornata internazionale della donna, a cui hanno preso parte l'assessore alla salute, Stefania Segnana, e alla cultura, Mirko Bisesti.

Inoltre la Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo ha annunciato l'intenzione di affrontare il tema della violenza economica sulle donne.

"Vogliamo anche proporre modelli femminili forti e capaci, per cui abbiamo in programma una mostra tematica con il Comune di Trento, e rilanceremo i tavoli dedicati alla violenza e alla medicina di genere", ha spiegato la presidente, Paola Maria Taufer.

Fra le azioni previste, vi è anche il programma di formazione per gli insegnanti, finalizzato ad accrescere le competenze utile per individuare precocemente le situazioni di violenza assistita e per intervenire in modo efficace e tempestivo sul fronte della prevenzione.

Si tratta di dieci giornate formative da svolgersi a partire dal prossimo maggio, che proseguiranno poi anche in autunno.

Sul fronte culturale è stata lanciata la campagna video "Aiutaci a stare al tuo fianco", contro la violenza sulle donne, mentre dall'8 marzo al 9 aprile, Palazzo Roccabruna ospiterà la mostra fotografica "L'impresa di mettersi in proprio", promossa dalla della Camera di commercio di Trento.

Infine, la Biblioteca provinciale promuoverà, il prossimo 10 marzo, alle 17.30, una performance teatrale su parità di genere e linguaggio, con la lettura di poesie di Emily Dickinson, accompagnata da un approfondimento di Lisa Marchi, ricercatrice dell'Università di Trento.