Protezione Civile trentina verso la Moldavia: partenza «presumibilmente» a inizio settimana prossima
Dopo le critiche di Zeni, la replica di Fugatti: «una missione di sei giorni, per portare il materiale per allestire un campo profughi, destinazione Chisinau»
TRENTO. Ieri il duro attacco di Zeni (PD), che chiedeva cosa aspetti la Provincia a mandare la Protezione Civile in aiuti ai profughi ucraini al confine «invece di impiegarla per il concerto di Vasco Rossi». E oggi la immediata risposta, in un comunicato dell’Ufficio stampa.
«Crisi Ucraina, Protezione civile trentina pronta a partire per la Moldavia. Partenza presumibilmente all'inizio della prossima settimana. Il presidente Fugatti: pronti a fare la nostra parte per aiutare chi fugge dalla guerra».
La nota spiega che «Il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha trasmesso alla Protezione civile del Trentino la richiesta ufficiale della Moldavia per fornire il necessario per realizzare un campo di accoglienza da 500 posti per i profughi ucraini in fuga dalla guerra. All'inizio della prossima settimana, presumibilmente lunedì, a patto che la situazioni non si modifichi in maniera rilevante nel frattempo, dal Trentino dovrebbe quindi partire una colonna mobile composta da una quindicina di componenti per la parte trentina (Protezione civile con il Servizio prevenzione rischi, vigili del fuoco permanenti e volontari, Nu.Vo.La., Croce Rossa) e da una decina per la parte bolzanina».
Il loro compito, in una missione la cui durata sarà circa di 6 giorni, ma che potrebbe anche allungarsi, sarà quello di trasportare a Chisinau, come richiesto della Protezione civile della Moldavia, il materiale, per allestire il campo (verranno consegnate, tra gli altri, tende, radiatori, brandine, coperte, lenzuola, prefabbricati uso wc, gruppi elettrogeni, cucine). Sarà poi la Protezione civile moldava a decidere dove e come procedere con l'allestimento della struttura.
«La Provincia autonoma attraverso la Protezione civile trentina è sempre pronta a fare la propria parte per aiutare coloro che hanno bisogno - commenta il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti - In questo caso si tratta di un compito delicato e fondamentale, dare riparo a chi fugge dalla guerra».